Anticipazione

Certificazione energetica e serramenti. Con il nuovo APE si fa sul serio in tutta Italia!

Tipologie di intervento che richiedono approcci progettuali e documentazioni differenziati, istituzione di edifici campione, introduzioni di nuovi minimi prestazionali. Il nuovo modello di APE (Attestato di Prestazione Energetica), finalmente unico per l'intero territorio nazionale promette di mettere ordine ad un settore estremamente frammentato. Gli approfondimenti sul numero di febbraio di di serramenti + design

Tabella AAttesa da anni dagli addetti ai lavori, la nuova normativa segna un significativo passo in avanti rispetto al passato e presenta interessanti novità per chi si occupa di serramenti e facciate continue. Il nuovo modello di APE (Attestato di Prestazione Energetica), finalmente unico per l’intero territorio nazionale, offre a cittadini e operatori un ventaglio più ampio di informazioni sull’efficienza energetica del sistema edificio-impianti e facilita il confronto delle prestazioni fra unità immobiliari differenti. È prevista l’obbligatorietà del sopralluogo da parte del certificatore e sono stati istituiti sistemi per la raccolta e la verifica degli attestati, con possibilità di irrogazione di sanzioni, ponendo fine a pratiche superficiali e poco professionali che, in ultima analisi, pregiudicavano il servizio reso ai committenti e la correttezza delle informazioni. Rispondendo all’orientamento del mercato immobiliare verso le soluzioni tecnologiche più performanti dal punto di vista energetico, la nuova scala di classificazione basata sul confronto fra l’edificio reale e l’edificio di riferimento declina in modo più approfondito le prestazioni dei fabbricati più virtuosi. L’aspetto più significativo dal punto di vista tecnico riguarda le nuove modalità di calcolo della prestazione energetica e l’introduzione di nuovi requisiti minimi di efficienza energetica, da applicare in funzione delle diverse tipologie di intervento edilizio. Il primo giudizio è perciò ampiamente positivo, ma non mancano le riserve. Le associazioni di rappresentanza del settore dei serramenti e delle facciate continue hanno infatti proposto alcune interpretazioni delle norme e, soprattutto, hanno avanzato la richiesta di eliminarne una parte ritenuta anacronistica e penalizzante. Rimangono infine alcune differenze “temporali” nelle normative regionali, ma il quadro  applicativo è oggi sostanzialmente unitario a livello nazionale e questo non potrà che contribuire alla crescita del settore, anche per effetto dei provvedimenti adottati in Emilia Romagna e Lombardia che anticipano i termini per l’entrata in vigore dei nuovi limiti prestazionali. Scenario ben delineato e dettagliato impossibile qui da riassumere senza correre il rischio di alimentare equivoci, ma che potrete leggere sul numero di febbraio di “serramenti+design“.

 

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