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Progetto Biosphera 2.0 al via. La casa del futuro a energia zero ai piedi del Monte Bianco

Dodici mesi, sei località per un progetto complesso che ha l'obiettivo di testare l'autonomia energetica e il benessere di chi vive all’interno di un modulo abitativo all'avanguardia realizzato anche con il contributo di Internorm e Hella

Modulo abitativoPartirà ufficialmente da Courmayeur il 1 marzo il progetto di ricerca Biosphera 2.0, progetto promosso da Aktivhaus, Politecnico di Torino DAD, Università della Valle d’Aosta, Vallée d’Aoste Structure e dagli istituti Zephir, Minergie e PEFC e la partecipazione di diverse aziende nazionali e internazionali. La  casa del futuro a energia zero sarà installata ai piedi del Monte Bianco quale prima tappa di un road show internazionale che, nell’arco di dodici mesi, porterà il modulo abitativo itinerante anche ad Aosta, dal 21 al 25 aprile a Maison&loisir 2016 Il Salone dell’Abitare, e successivamente a Milano, Rimini, Torino e Lugano. Dodici mesi, sei località, più di venti abitanti, un progetto complesso di monitoraggio ambientale e fisiologico: obiettivo è realizzare e testare l’autonomia energetica e il benessere di chi vive all’interno di un modulo abitativo all’avanguardia realizzato anche con il contributo di Internorm e Hella.  Una casa in cui vivere senza rinunciare agli elettrodomestici a cui siamo abituati, alla temperatura e umidità idonee (tra i 21° in inverno e i 25° in estate e tra il 45 e il 55% di umidità) studiata in base alle reazioni del nostro organismo e della nostra pelle, con la giusta quantità di luce, costruita secondo criteri di massima sostenibilità.  All’esterno si passerà dai –10°C di febbraio a Courmayeur ai +40°C di agosto a Rimini: questa la sfida lanciata da BiosPHera 2.0

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