UE

Politica economica 2016. Commissione UE rende pubbliche raccomandazioni per ogni Paese

Le raccomandazioni delineano gli orientamenti della Commissione in materia di politica economica per i singoli Stati membri per i prossimi 12-18 mesi

Valdis DombrovskisLa Commissione europea ha reso disponibili le raccomandazioni specifiche per ciascun Paese, raccomandazioni che delineano i suoi orientamenti in materia di politica economica per i singoli Stati membri per i prossimi 12-18 mesi. Sono redatte in lingua inglese, ma offrono il vantaggio di consentire ad ognuno di farsi la propria idea su aspetti estremamente importati per lo sviluppo macroeconomico dell’Italia, sviluppo da cui il comporto delle costruzioni più di altri settori è strettamente condizionato. Raccomandazioni redatte per  ciascun Paese che riflettono anche gli sforzi della Commissione per rendere più efficace e pertinente il semestre europeo per la governance economica. “Il pacchetto economico presentato oggi pone un maggiore accento sulle riforme strutturali necessarie per rafforzare la ripresa economica dell’UE, ridurre gli ostacoli alla crescita e sostenere l’occupazione –  ha dichiarato  il Vicepresidente Valdis Dombrovskis  – La modernizzazione del mercato del lavoro, dei mercati del prodotto e dei servizi e la semplificazione delle attività imprenditoriali, ad esempio tramite la riforma dell’amministrazione pubblica e sistemi fiscali più equi ed efficienti, consentirebbero di creare più posti di lavoro e maggiori opportunità di investimento nell’UE. A livello di bilancio, si prevede che, grazie anche all’attuale ripresa, il disavanzo aggregato nella zona euro scenderà all’1,9% quest’anno, dal picco del 6,1% nel 2010. L’orientamento della politica di bilancio nella zona euro dovrebbe essere leggermente espansionistico quest’anno. Una serie di paesi dovrà tuttavia compiere ulteriori sforzi, soprattutto laddove l’elevato livello del debito pubblico continua a rallentare la crescita e a costituire una fonte di vulnerabilità.” Da aggiungere ancora che quest’anno la Commissione ha proposto un numero minore di raccomandazioni concentrate sulle principali priorità economiche e sociali identificate nella sua analisi annuale della crescita 2016. Per rafforzare la titolarità nazionale, ha concesso più tempo e maggiori opportunità per avviare un dialogo e comunicare con gli Stati membri e le parti interessate a tutti i livelli. Ha anche posto maggiore attenzione sulle sfide della zona euro e sull’interdipendenza tra le economie, in linea con le raccomandazioni convenute per la politica economica della zona euro.

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome