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Gran Bretagna fuori dalla UE, imprese italiane del legno-arredo e l’effetto Brexit

FederlegnoArredo ha annunciato che seguirà con la massima attenzione l’evoluzione delle decisioni e le conseguenze che potranno derivare sul legno-arredo italiano che nel mercato britannico ha visto fino a oggi uno degli attori più dinamici in termini di crescita delle esportazioni, con un significativo +6,2% nel primo trimestre dell’anno

A conferma ufficiale della vittoria del BrexitBrexit,  FederlegnoArredo  ha annunciato che seguirà con la massima attenzione l’evoluzione delle decisioni e le conseguenze che potranno derivare sul legno-arredo italiano che nel mercato britannico ha visto fino a oggi uno degli attori più dinamici in termini di crescita delle esportazioni, con un significativo +6,2% nel primo trimestre dell’anno (nello stesso periodo la crescita delle esportazioni di legno-arredo italiano nel mondo è stata del 3,8%). Difficile dire in questo momento quale sarà l’impatto sull’economia Ue del referendum che ha sancito di fatto l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea. Ci vorranno settimane, probabilmente mesi prima di avere un quadro economico-politico sufficientemente chiaro. Una prima stima dell’effetto negativo sugli scambi commerciali con il Regno Unito riguarda l’applicazione di possibili dazi ai prodotti del settore arredamento importati dai Paesi europei. Secondo dati forniti da Prometeia la loro introduzione determinerebbe un aggravio di costi pari a circa 25 milioni di euro per le nostre imprese, una cifra pari al 2% dei circa 1,25 miliardi di euro esportato nel 2015 Oltremanica. Un ulteriore effetto, forse più significativo per il made in Italy, deriverà dalla svalutazione della sterlina e dall’indebolimento del potere d’acquisto degli inglesi sui prodotti di importazione.

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