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Andamento pagamenti: in calo i ritardi gravi delle imprese. Puntuale un’impresa su tre

Lo scenario a luglio 2016 dei pagamenti delle imprese italiane tracciato da CRIBIS D&B segnala una costante diminuzione dei ritardi gravi, imprese più in salute rispetto ad un anno fa. Imprese venete più virtuose d’Italia, in coda quelle della Sicilia. Sondrio la provincia best performer

pagamenti lugliopagamentiMigliora lo scenario dei pagamenti delle imprese italiane. Stando a quanto riportato questo mese dallo Studio Pagamenti, aggiornato a fine giugno 2016, realizzato da CRIBIS D&B, la società del Gruppo CRIF specializzata nelle business information, nel secondo trimestre del 2016 infatti continuano a diminuire i ritardi gravi nei pagamenti, uno dei principali indicatori dello stato di salute delle aziende. Attualmente la percentuale di ritardi gravi è infatti pari al 13,1%, un calo rispetto allo stesso periodo del 2015 del 14,4%. Un buon segnale per il  sistema imprenditoriale italiano, che evidenzia una minor difficoltà delle imprese nel saldare le fatture ai fornitori. Il 35,4% delle aziende, dati aggiornati a fine giugno 2016, invece paga alla scadenza, il 51,5% entro il mese di ritardo. Una situazione, quella dei pagamenti, in fase di miglioramento, anche se rispetto al 2010 i ritardi oltre il mese segnano un +138,2%, mentre i pagamenti alla scadenza sono diminuiti del 5,6%. “Le aziende italiane, dopo anni di ristrutturazioni e ridefinizione di mercati, prodotti e obiettivi, sembrano avere oggi più fiducia nelle proprie capacità, anche se non ancora nel contesto economico più generale –  ha commentato Marco Preti, amministratore delegato di CRIBIS D&B -. Il calo dei ritardi gravi nei pagamenti è un ottimo segnale per le imprese e lascia spazio a un cauto ottimismo per il futuro. Le imprese hanno infatti affrontato la crisi concentrandosi soprattutto sulla ricerca di nuovi mercati e sulla ridefinizione delle strategie di gestione della clientela. Come CRIBIS D&B, possediamo un osservatorio privilegiato per valutare entrambi gli aspetti, essendo il leader in Italia sulle informazioni sulle aziende estere e fornendo informazioni e servizi per la gestione del credito e del portafoglio clienti. In particolare, le aziende che hanno ottenuto le migliori performance sono quelle che hanno utilizzato la gestione del credito come uno dei parametri di segmentazione della clientela, in sinergia con le esigenze e gli obiettivi commerciali. La puntualità dei pagamenti è quindi diventata uno degli elementi chiave per ottimizzare i flussi di cassa e individuare i clienti da fidelizzare e su cui investire. Non stupisce che nella gestione del credito la priorità sia divenuto il monitoraggio costante della clientela, l’adozione di strategie per la riduzione degli insoluti e l’efficientamento delle procedure. Adesso, in questo clima di maggiore fiducia, le aziende devono continuare a investire nella gestione del credito per non disperdere il patrimonio di competenze e di risultati ottenuto. I segnali di miglioramento non devono però fare abbassare la guardia”. Entrando nel dettaglio delle singole regioni è il Veneto ad aggiudicarsi il primo posto in fatto di puntualità con il 45,3% di imprese virtuose. Seguono per completare le prime posizioni l’Emilia Romagna (45,2%) e la Lombardia (45,1%). In fondo alla classifica troviamo la Sicilia con solo il 19,1% di pagamenti regolari contro un 23,9% di gravi ritardi. Male anche Calabria (20,4%) e Campania (20,8%). L’analisi dei pagamenti per dimensione aziendale rimarca ancora una volta la puntualità nei pagamenti delle micro realtà, virtuose nel 36,5% dei casi. Puntuali si, ma spesso anche in difficoltà nell’onorare gli impegni concordati con i fornitori. Il 14,5% infatti paga con ritardo, allungando i tempi oltre il mese. Situazione opposta per le grandi realtà. Virtuose solo nel 14% dei casi, ma anche meno in difficoltà nel saldo delle fatture oltre il mese di ritardo, con una percentuale pari al 6,3%.

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