Master

1°master in “Building Information Modeling e BIM Manager” all’Università di Pisa

Oltre ad imparare l’utilizzo dei software gli allievi del master potranno metabolizzare reali casi di applicazione, incontrare chi già utilizza il BIM e svolgere un tirocinio in ambito lavorativo a scelta, dagli studi professionali, alle aziende costruttrici e di componenti, alle pubbliche amministrazioni.

BIM_foto_gruppoAl via la prima la prima edizione del master “Building Information Modeling e BIM Manager” dell’Università di Pisa. Alla presentazione in Rettorato  sono intervenuti Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio di Pisa, Matteo Giusti, presidente Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa della Provincia di Pisa e, per l’Ateneo i professori Nicoletta De Francesco, prorettore vicario, Paolo Mancarella, Umberto Desideri, direttore del dipartimento DESTeC, e Paolo Fiamma, direttore del master. “L’Università di Pisa è oggi uno dei pochi Atenei in grado di proporre un master sul Building Information Modeling (BIM)”, ha dichiarato Nicoletta De Francesco che ha anche evidenziato il carattere interdisciplinare del percorso che formerà questi nuovi professionisti. Il BIM è infatti una metodologia innovativa per la filiera delle costruzioni divenuta da pochi anni una priorità strategica per il nostro Paese dopo le direttive emanate dal Parlamento Europeo che hanno portato alla sua adozione anche in Italia. “Su impulso dell’Europa, il nuovo Codice degli Appalti ha introdotto per la prima volta nell’ordinamento italiano il BIM come standard di progettazione – ha sottolineato il professore Paolo Fiamma da qui l’esigenza e l’urgenza di formare le nuove figure professionali, una sfida che come Ateneo possiamo raccogliere grazie all’attività di ricerca su questo tema che conduciamo da ormai quasi venti anni”. Il BIM, acronimo di“Building Information Modeling”, riguarda tutti gli aspetti di progetto, costruzione e manutenzione di un edificio. Non si tratta quindi di un prodotto in sé, né di un mero software, o di una norma, bensì di un metodo di raccolta e utilizzo integrato di informazioni su un edificio.  “Uno dei risultati attesi dall’applicazione del BIM sarà la razionalizzazione della spesa pubblica – ha dichiarato Ermete Realacci – e sarà mia cura vigilare sulla sua attuazione nel Codice. Il BIM diventerà sempre più rilevante per tutto il mercato delle costruzioni, si tratta di una grande occasione in cui l’Italia, e Pisa in particolare, possono farsi portatori di qualità e bellezza, un ruolo che ben rappresenta la missione del nostro Paese nel mondo”. E anche il master dell’Ateneo pisano in questo farà la sua parte. “E’ molto importante formare una questa nuova figura di tecnico per il Nuovo Codice degli Appalti – ha dichiarato Valter Tamburini – ed è importante che questo avvenga nell’alveo dell’ormai consolidato rapporto fra la Camera di Commercio e l’Università di Pisa”. Oltre ad imparare l’utilizzo dei software gli allievi del master potranno metabolizzare reali casi di applicazione, incontrare chi già utilizza il BIM e svolgere un tirocinio in ambito lavorativo a scelta, dagli studi professionali, alle aziende costruttrici e di componenti, alle pubbliche amministrazioni.  “La nostra scommessa è che il BIM possa e debba essere una occasione per rendere pienamente partecipi le piccole e medie imprese italiane a questa sfida tecnologica e di mercato – ha concluso Matteo Giustiè chiaro che le grandi imprese sono già partite in anticipo ma grazie a questa iniziativa dell’Università di Pisa abbiamo la possibilità di rendere anche il nostro tessuto produttivo locale, protagonista di questa prossima anzi imminente rivoluzione”.

 

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