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Registro imprese: saldo positivo tra aprile e giugno, il 38% è al Sud. Torna interesse sulle costruzioni

Oltre ad un maggior fervore imprenditoriale nelle regioni del Sud, da sottolineare il dato relativo alle “Costruzioni” (+3.008 imprese il saldo a giugno) nelle speranza sia sintomatico di una inversione di tendenza

Uniocamere 2 trim 2Unincamere contributo sudSegnali di vitalità in arrivo dal sistema imprenditoriale del Mezzogiorno nel secondo trimestre dell’anno e ritorno di interesse imprenditoriale per il comparto delle costruzioni. Tra aprile e giugno il Registro delle imprese delle Camere di commercio ha fatto registrare un incremento di 38mila unità, di cui 14.500 (il 38,1%) residenti al Sud. Un risultato che evidenzia la crescente partecipazione dell’imprenditoria del Mezzogiorno al saldo nazionale negli ultimi anni: dal 2008 ad oggi, infatti, la quota del saldo nazionale delle aziende del Sud è passata dal 29% al 38,1% del secondo trimestre di quest’anno. Scendendo in dettaglio, se risulta essere quello del “Commercio” il  settore che, in termini assoluti, ha registrato il saldo più consistente (+8.924 imprese nel trimestre) da sottolineare il dato  relativo alle “Costruzioni” (+3.008 imprese il saldo a giugno) nelle speranza sia sintomatico di una inversione di tendenza pur nella consapevolezza che sarà verosimilmente impossibile recuperare un saldo negativo che negli ultimi cinque anni è superiore alle 380.o00 imprese perse. Questi i dati salienti sulla nati-mortalità delle imprese italiane nel secondo trimestre dell’anno UnioncamereInfoCamere. Anche al livello percentuale, il Mezzogiorno si dimostra nel periodo più dinamico Uniocamere 2 trim 1delle restanti aree del Paese. Il tasso di crescita complessivo delle regioni del meridionali si attesta infatti a +0,73%, in crescita rispetto agli ultimi due anni, contro lo 0,63% della media nazionale, un valore che ricalca esattamente quello registrato nello stesso periodo del 2015. “Gli italiani continuano a credere nell’impresa –  ha commentato Ivan Lo Bello , presidente  Unioncamere – e questo ci spinge a continuare a lavorare per rendere sempre più semplice, rapida e diffusa la scelta di creare un’attività. Anche i nostri dati, dopo quelli di ISTAT e Banca d’Italia, indicano segnali di vitalità da parte del Mezzogiorno. Queste energie vanno valorizzate, promosse e sostenute costruendo un ambiente favorevole per chi vuol fare impresa in Italia“. Alla fine di giugno, le imprese iscritte al Registro delle imprese delle Camere di commercio ammontavano a 6.070.045 unità, delle quali 2.006.106 (esattamente un terzo del totale) localizzate nella circoscrizione Sud e Isole. Al netto del Mezzogiorno che migliora la performance rispetto al 2015, tutte le restanti macro-aree geografiche evidenziano una stabilità (Nord-Ovest) o un leggero indebolimento del tasso di crescita trimestrale, se confrontato con lo stesso periodo dell’anno precedente. Tutte le regioni hanno chiuso il trimestre con saldi positivi tra aperture e chiusure.

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