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Meno costi riscaldamento: l’89% degli italiani ritiene utile anche la sola sostituzione dei serramenti

È uno dei tanti dati contenuti nell’Osservatorio sulla Casa 2017 presentato ieri a Milano. Studio che rivela come soltanto il 25% degli italiani è soddisfatto della propria abitazione che il 40% la vorrebbero più attenta alla salute (40%), comoda da vivere (29%) che faccia risparmiare (16%), rispettosa dell’ambiente (12%) e smart (4%)

Giunta alla 4° edizione, all’indagine “Osservatorio sulla Casa 2017“, ideata da Leroy Merlin e condotta dalla Doxa, presentata ieri a Milano ha quest’anno partecipato per la prima volta pure Saint Gobain, nell’ ottica di coinvolgere nell’indagine un numero sempre crescente di player di spicco del mondo dell’abitare. Leroy Merlin porta avanti questo progetto da quattro anni con il proposito di monitorare gli stili abitativi degli italiani e quindi far emergere le tendenze e le caratteristiche della casa del futuro, secondo le aspettative dei suoi abitanti. Lo studio, condotto su un campione di 1500 individui rappresentativo della popolazione italiana, è stato sviluppato a partire dalla definizione dei cinque aspetti sui quali si concentra l’attenzione quando si parla di “casa ideale”: la casa attenta alla salute, la casa comoda da vivere, la casa che fa risparmiare, la casa rispettosa dell’ambiente e la casa smart. Assodato che 82% degli italiani è proprietario della casa in cui vive, e che la casa resta un bene prioritario, solo il 25% è soddisfatto della casa in cui vive perché sono diversi i motivi di insoddisfazione a partire da: inadeguatezza dell’isolamento termico (32%), spazio insufficiente (30%), costi di mantenimento troppo alti (27%), le spese troppo alte per il riscaldamento (27%). A questo proposito l’89% ritiene che la sostituzione dei serramenti o anche dei soli vetri potrebbe ridurre i costi del riscaldamento. L’importanza dell’inquinamento acustico è sottolineata dall’80% del campione e per prevenirlo il 72% ha installato doppi vetri, mentre l’11% ha isolato acusticamente pareti interne, però solo il 24% è soddisfatto dell’isolamento acustico della casa. Anche sul fronte dell’automatizzazione c’è ancora molto da fare: il 12% dichiara di possedere apparecchi comandabili a distanza e solo il 6% ha impianti automatizzati. Può movimentare tende e tapparelle il 12% del campione. La sicurezza è un tema assolutamente centrale ma solo il 33% è soddisfatto di quella della propria casa intesa come presenza di impianti a norma. Infatti il 33% desidera apparecchi per il monitoraggio a distanza tramite telecamere degli ambienti. In un paese dove sono frequenti i terremoti, stupisce, ma non tanto giacché è molto importante il patrimonio edilizio datato, da ristrutturare e riqualificare, che il 45% del campione dichiari di non sapere se la casa in cui vive è stata costruita con sistemi antisismici, però almeno c’è la consapevolezza che si è maggiormente sicuri in una casa è leggera e flessibile piuttosto che rigida. L’84% del campione conosce la possibilità di detrarre le spese per la ristrutturazione e la riqualificazione energetica degli edifici, ma ne ha usufruito il 52%. Sul fronte della comunicazione bisogna lavorare parecchio. In conclusione, la ricerca evidenzia quanto ancora sia grande la distanza tra le scelte fatte oggi dagli italiani e la casa che desiderano: sembrano due mondi completamente diversi. Pertanto c’è ancora molto da fare, rimettendo la casa al centro!

(Anna Rucci)

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