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Crisi occupazionale alla Savio Spa. Ministero del Lavoro riconvoca le parti per il 5 luglio

Il ministero si sarebbe espresso favorevolmente sull’ipotesi di percorrere una strada che eviti i licenziamenti traumatici attraverso l'utilizzo dei contratti di solidarietà e della mobilità volontaria con incentivi mentre l'azienda avrebbe ribadito la propria contrarietà

Dopo l’avvenuta conferma da parte di Savio Spa dei licenziamenti presso la sede di Chiusa di San Michele, e l’avvenuta apertura dal 29 maggio scorso presso la Regione Piemonte di un tavolo di confronto per individuare tutte le misure disponibili a salvaguardia dei livelli occupazionali dell’azienda (crisi che sarebbe conseguente alla delocalizzazione della produzione), ieri mercoledì 7 giugno al Ministero del Lavoro, si è svolto un incontro sulla situazione dell’azienda di componenti per serramenti in alluminio che nelle scorse settimane aveva aperto una procedura per il licenziamento di 82 dipendenti (degli attuali 299). Stando a quanto riportato dal sito Torinoggi il ministero si sarebbe espresso favorevolmente sull’ipotesi di percorrere una strada che eviti i licenziamenti traumatici attraverso l’utilizzo dei contratti di solidarietà e della mobilità volontaria con incentivi mentre l’azienda avrebbe ribadito la propria contrarietà, spiegando di avere la necessità di numeri certi rispetto ai lavoratori in uscita. Il ministero ha quindi deciso di riconvocare le parti per il prossimo 5 luglio.

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