innovazione

Da simposio “fenestra vision”, anche un campanello d’allarme per il settore finestre e facciate

La segnalazione arriva dal simposio europeo di SWISSPACER, intitolato “fenestra vision: Smart windows and facades - Innovative materials”. Tanti i temi e gli spunti offerti dai numerosi interventi, interventi che è possibile ora ascoltare e vedere integralmente su YouTube

La digitalizzazione in rapida espansione e l’“internet delle cose” stanno diventando un importante banco di prova pure per il futuro di numerose aziende operanti nel settore serramentistico. E sui radicali scenari di cambiamento che si prospettano si sono confrontati a settembre manager aziendali ed esperti internazionali. L’occasione è stata offerta dal simposio europeo organizzato a Salisburgo da Swisspacer, società del Gruppo Saint-Gobain. Intitolato” fenestra vision: Smart windows and facades – Innovative materials” il simposio internazionale ha visto i produttori di finestre e facciate, costruttori di sistemi, progettisti nonché esperti scientifici discuterne per 2 giorni. Tanti i temi e gli spunti offerti dai numerosi interventi, interventi che è possibile ascoltare e vedere integralmente su YouTube attraverso le parole chiave “fenestra vision”/“SWISSPPACER”. Meglio di qualunque “riassunto cartaceo”,  la visione diretta offre la possibilità di attingere informazioni e notizie sui tanti aspetti emersi. Qui riportiamo alcuni passaggi su punti che ci sembra quantomeno opportuno rimarcate: “Il settore delle finestre non potrà più godere a lungo della stabilità degli ultimi anni” ha avvisato Jochen M. Wilms, fondatore e direttore generale di W Ventures, società di investimenti tedesca fondata nel 2008 “Partite dal presupposto che le aziende digitali hanno grande interesse nell’industria delle costruzioni, per non parlare poi di interi settori aziendali” ha aggiunto incoraggiando il settore a costruire una “star alliance” dell’industria edile per poter affrontare i cambiamenti radicali imminenti in maniera adeguata  è quanto sottolineato da alcuni relatori.  Proposta alla quale si ricollega l’intervento di Maarten Verhezen, manager di Nest, che ha illustrato il cambio di prospettiva compiuto dalla sua azienda . Società che fa capo ad Alphabet, la holding che controlla Google, che ora concentra per il proprio modello aziendale sul punto di vista dell’utente: “Nest vuole collegare in rete l’industria edile”. Collegamento digitale che già offre nella progettazione significativi vantaggi. Klaus Sedlbauer, direttore dell’Institute for Building Physics IBP, ha illustrato quelli ottenibili lavorando con “gemello digitale” strutturato in ambito BIM.  Gemello digitale che funge da base di progettazione per simulare aspetti dell’utilizzo, conciliare tra loro opere e soluzioni tecniche, in interazione con le condizioni esterne. Nel suo intervento, il moderatore del convegno, Eckhard Keill, presidente del consiglio di amministrazione di Roto Frank AG, ha analizzato la tendenza attuale delle smart home puntualizzando pure i problemi/pericoli che ne derivano. Keill ha sottolineando soprattutto come a fronte della possibilità offerta da questi sistemi digitali di poter essere comodamente utilizzati quando si è “in giro”, per essere sicuri e non costituire un “problema-pericolo” per l’utente e la collettività questi stessi sistemi devono poter essere protetti in modo efficace dagli hacker. Tema attualissimo sulla quale la comunità e le istituzioni internazionali si stanno confrontando alla ricerca di soluzioni condivise.

 

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