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Tecnologie lavorazione legno. Crescita record degli ordini nel terzo trimestre: +42,9%

L’andamento delle commesse dall’estero sono arrivate a toccare un aumento del 51,5% ed ottime notizie arrivano anche dal mercato nazionale (+19,7%). Stabile la variazione dei prezzi dal primo gennaio, rimasta all’1,1%, e sempre con crescita a due cifre la variazione del fatturato, superiore di ben il 17,5 % a pari periodo

AcimallSi rafforza ancora la crescita della domanda di tecnologie lavorazione legno. I dati elaborati e diffusi dall’Ufficio studi Acimall, l’associazione confindustriale che rappresenta le imprese del settore, lasciano pochi dubbi in proposito: il terzo trimestre 2017 si sarebbe infatti chiuso con una impennata degli ordinativi del 42,9%rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (era del 31,9% nel trimestre precedente). E solo “ottimo” viene indicato essere l’andamento delle commesse dall’estero, che sono arrivate a toccare un aumento del 51,5% (rispetto al più “contenuto” 34,8% registrato nel trimestre precedente). Ottime notizie arrivano anche dal mercato nazionale “ dopo i “ripensamenti” di inizio anno, dovuti essenzialmente alle attese per le circolari applicative dei più recenti interventi governativi in materia di “Industria 4.0” si legge nel comunicato. Mercato nazionale che segna un aumento degli ordinativi del 19,7% (era  del 18,7 nel secondo trimestre). Come prevedibile gli effetti delle misure a sostegno della industria di filiera fanno ora sentire i propri benefici in modo evidente e netto, a tutto vantaggio da un lato delle industrie fornitrici di tecnologia che vedono i propri portafogli ordini gonfiarsi, dall’altra di tutta la filiera, che dopo un decennio di latitanza sul fronte degli investimenti ricomincia a poter disporre di un parco macchine adeguato, grazie al quale incrementare la propria competitività. L’indagine della associazione confindustriale dei costruttori di macchine per il legno e i suoi derivati rivela un carnet ordini pari a 3,4 mesi (erano tre nel trimestre precedente). Stabile la variazione dei prezzi dal primo gennaio, rimasta all’1,1% (era lo 0,9 al 30 giugno); ottima la variazione del fatturato, superiore di ben il 17,5 % rispetto al periodo luglio-settembre 2016. Minore ottimismo emerge dalla indagine previsionale: il 32% degli intervistati prevede per il prossimo futuro una crescita degli ordini dall’estero, mentre saranno stazionari per il 68%. Il saldo è dunque pari a 32, contro il 50 del trimestre precedente. Il mercato interno crescerà secondo il 21% del campione, stabilità per il 63 %, diminuzione per il 16% (saldo pari a 5, contro il più sette del periodo aprile giugno).

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