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FederlegnoArredo: esportazioni stabili nel 1° trimestre

alProbabilmente a causa degli annunciati dazi segnali positivi arrivano dai mercati extra-UE, in particolare dagli USA che toccano un +3% nel cumulato gennaio-marzo dopo che a gennaio-febbraio le esportazioni verso gli Stati Uniti avevano registrato un -0,1%.

FederlegnoArredo: esportazioni stabili nel 1° trimestreStando a quanto rilevato da FederlegnoArredo, le esportazioni filiera chiude il primo trimestre dell’anno all’insegna di una sostanziale stazionarietà rispetto allo stesso periodo del 2024 con un -0,4% complessivo, come risulta anche dal confronto fra marzo ’25 e marzo ’24 con un + 0,1%, per un valore complessivo di 4,7 miliardi di euro.

Con 2,5 miliardi di euro l’area UE27 si conferma il primo mercato di riferimento per il nostro export con un -0,2%, mentre le esportazioni verso i Paesi extra UE27 crescono dell’1,7% e raggiungono quota 690 milioni di euro.

Il macrosistema arredamento ha registrato un -1,1% con 3,4 miliardi di export, con un rallentamento più spiccato per le cucine (-8,3%) e l’ufficio (-9,8%) mentre il macrosistema legno fa + 1,6% per un valore pari a 1,25 miliardi di euro, per il buon andamento (+9,7%) di prodotti e finiture d’arredo per l’edilizia.

Timore dazi fanno aumentare le scorte

Per la filiera, alcuni segnali positivi arrivano dai mercati extra-UE, in particolare dagli USA che toccano un +3% nel cumulato gennaio-marzo dopo che a gennaio-febbraio le esportazioni verso gli Stati Uniti avevano registrato un -0,1%. Il positivo rimbalzo probabilmente si deve al tentativo degli operatori USA di anticipare l’applicazione dei dazi annunciati da Trump, che proprio ieri ha firmato l’ordine esecutivo che estende la scadenza dal 9 luglio al primo agosto.

Anche le esportazioni verso UK ed Emirati Arabi Uniti confermano dinamicità nei primi mesi del 2025, mentre sul mercato UE sono Spagna e Portogallo a distinguersi con dati in crescita.

Sul fronte delle importazioni spicca il dato della Cina, che tocca quota +25% (marzo ’25 su marzo ‘24), mentre il cumulato del trimestre arriva addirittura a un +38,2%.

Sono queste le principali evidenze che risultano dai dati elaborati dal Centro Studi di FederlegnoArredo su dati Istat e che fotografano l’export del primo trimestre di un settore che, come tanti altri, è “costretto a stare alla finestra” in attesa di capire davvero che cosa succederà in tema di dazi e quale sarà la strada che Trump intende percorrere.

Come accade ormai da quasi un anno a questa parte, per motivi diversi fra loro, ma tuttiFederlegnoArredo: esportazioni stabili nel 1° trimestre altamente complessi – ha commentatato Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo – riuscire a immaginare anche il futuro più prossimo è davvero impossibile, ma il dato evidente è che mentre siamo in balia delle dichiarazioni del presidente USA, continua anche il trend negativo dei principali Paesi che importano i nostri prodotti. 

Nella Top 10 continuano a calare Francia e Germania (rispettivamente -4,2% e -2,6%), mentre UK e Spagna registrano un +3,3% e un +7,4%; gli Emirati Arabi Uniti registrano la migliore variazione percentuale con un +11,1% per un valore totale esportato di 108 milioni di euro.

In aumento le importazioni dalla Cina

Un campanello d’allarme arriva anche dal dato dell’import in Italia di prodotti cinesi che a marzo si sarebbero attestata al + 25%. Un segnale possibile inversione del trend  sembrano indicarlo i dati Istat di aprile 2025 riportano per il mobile una flessione delle importazioni del 3,5%. “Un piccolo segnale positivo? Lo si capirà nei prossimi mesi, ma l’avanzata del gigante cinese non deve farci stare troppo tranquilli. Non a caso, per il clima di fiducia espresso a maggio dalle aziende, il saldo dei giudizi sugli ordini (differenza tra giudizi sugli ordini alti e bassi) si attesta al –24,1%, in peggioramento rispetto al –20,2% di aprile. Da evidenziare, al contempo, che il 61,7% delle imprese dichiara comunque che gli ordini sono “normali”, quindi in linea con le aspettative: dato che trova conferma anche nella produzione industriale del mobile, che nel periodo gennaio-aprile 2025 ha registrato un +5,4%”.

Considerando i cinque Paesi  che in valore assoluto crescono maggiormente a gennaio-marzo 2025 troviamo oltre a Spagna, Usa ed Eau, il Marocco +55,6% (26° destinazione) e il Portogallo +25% (21° destinazione).
Tra i cinque Paesi con il trend negativo peggiore troviamo Francia e Germania, che nella Top 10 perdono rispettivamente 35,5 milioni di euro e 13,5 milioni di euro; la Cina (12° destinazione) registra una flessione del 16,4% e l’Arabia Saudita del 13,5% (16°destinazione).

 

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