Presentato a Roma il 14esimo Rapporto annuale Enea sull’efficienza energetica (RAEE), nel corso di un convegno chiuso dalle considerazioni di Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Stando ai risultati del nuovo RAEE velocemente presentati da Alessandro Fiorini di Enea, lo scorso anno attraverso le misure di efficienza l’Italia avrebbe conseguito un risparmio energetico pari a 4,5 Mtep/anno, un quantitativo equivalente all’energia necessaria ad alimentare oltre 4 milioni di abitazioni che senza il contributo dato dalle agevolazioni in edilizia sarebbero risultate meno della metà.
Infatti, il solo contributo delle detrazioni fiscali avrebbe generato risparmi energetici pari a circa 2,48 Mtep (considerando gli interventi avviati dal 2021 al 2024), e questo nonostante nel 2024 la campagna di “demonizzazione” finanziaria dei bonus edilizi – a cominciare dal Superbounus – ha determinato lo scorso una riduzione dei risparmi derivanti dai progetti incentivati (da 0,841 Mtep nel 2022 a 0,438 Mtep nel 2024).

Rimandandovi per l’analisi di dettaglio ad uno dei prossimi numeri di “Serramenti Design e Componenti”, il risparmio energetico raggiunto nel 2024 corrisponde al 90% dell’obiettivo intermedio fissato dal PNIEC a 5,04 Mtep per le misure monitorate. In termini di contributo, dopo i bonus in edilizia si collocano – a grande distanza – i “Certificati Bianchi” che anch’essi in flessione su base annua avrebbero prodotto una riduzione dei consumi pari a 0,121 Mtep (-42% rispetto al 2023) presentando comunque un dato cumulato 2021-2024 che sale a 0,716 Mtep.
Aumentano i risparmi incentivati grazie al “Conto Termico“ (0,100 Mtep nel solo 2024 per un totale 0,345 Mtep di nuovi risparmi cumulati dall’inizio del monitoraggio) e tramite le misure di mobilità sostenibile (0,430 Mtep, +7% rispetto al 2023), mentre restano allineati al 2023 i risparmi derivanti dai progetti finanziati tramite i Fondi di coesione.
Il nuovo RAEE rende indiscutibile evidenza di quale sia stato l’impatto delle continue
modifiche dell’impianto normativo del “SuperEcobonus” (solo 0,127 Mtep da progetti relativi all’anno 2024), modifiche ricordiamo condurranno all’eliminazione della misura a fine 2025. Restano però consistenti i benefici prodotti negli anni di piena operatività della misura, che portano il dato del nuovo risparmio cumulato al 2024 a 1,36 Mtep.
Cresce invece l’apporto del “Bonus Casa“ (0,150 Mtep, +112%) e dell’Ecobonus (0,161 Mtep, +10%): i nuovi risparmi cumulati 2021-2024 ammontano rispettivamente a 0,372 Mtep a e 0,719 Mtep. Bonus Casa ed Ecobonus che ricordiamo subiranno un pesante taglio della percentuale ammessa a partire dal 1 gennaio.
Quale futuro per gli eco incentivi?
Futuro degli eco incentivi in edilizia che su condivisibile sollecitazione di Ilaria Bertini, Direttrice del Dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica dell’Enea, ha fatto da sfondo agli interventi dei diversi onorevoli invitati (Massimo Milani e Maurizio
Gasparri) che pur non prendendo impegni precisi, hanno concordato che ” i numeri” dimostrano la necessitò di mantenere efficaci misure di incentivazione che per Ecobonus si spera possa tornare al 50%, mentre la professoressa Lilia Cavallari, Presidente dell’Ufficio parlamentare di Bilancio è entrata ulteriormente nei numeri degli eco incentivi soffermandosi su loro impatto addizionale in termini di crescita socioeconomica sia macro che micro e sulla necessità di compartecipazione attraverso misure di incentivazione selettive e mirate.
“I dati del Rapporto confermano ancora una volta la centralità dell’efficienza energetica, sia come leva per aumentare la competitività del tessuto produttivo che come strumento per favorire lo sviluppo di tecnologie in grado di migliorare la vita dei cittadini – ha sottolineato Bertini – A livello nazionale, l’avvicinarsi delle scadenze per il recepimento delle direttive europee ha accelerato i processi istituzionali di trasposizione normativa ed è stato inoltre definito il Piano Sociale per il Clima italiano. In entrambi i casi, ENEA ha svolto un ruolo di primo piano nei tavoli tecnici promossi dal MASE, a conferma della propria funzione strategica nella transizione energetica del Paese”.
Sul fronte dell’efficienza energetica negli usi finali, il 5 dicembre 2024 ha rappresentato la seconda scadenza del terzo ciclo di audit energetici obbligatori per le grandi imprese e per quelle energivore. Sulla base dei dati raccolti da ENEA tramite il Portale Audit102, sono pervenute 853 diagnosi da 569 soggetti obbligati, di cui il 93,5% è costituito da grandi imprese, il 5,6% da PMI energivore e lo 0,9% da grandi imprese energivore.
Rispetto alle 747 diagnosi energetiche presentate dalle imprese a dicembre 2020, analoga scadenza del secondo ciclo di obbligo, quelle caricate nel 2024 sono aumentate di circa il 14%. Gli interventi di efficientamento energetico realizzati hanno generato un risparmio di 76,9 ktep/anno di energia primaria. Il risparmio medio per intervento è pari a 0,10 ktep, in aumento rispetto al 2023, probabilmente grazie a un diverso mix di interventi e alla maggiore presenza di imprese energivore tra i soggetti obbligati
“L’efficienza energetica non è soltanto un obiettivo condiviso, ma una condizione necessaria per la crescita economica e la competitività del nostro Paese – ha commentato il Ministro, Pichetto Fratin – Le sfide che ci attendono sono complesse e per affrontarle è fondamentale rafforzare la collaborazione tra istituzioni, stakeholder e cittadini, semplificare le procedure, superare le barriere organizzative e implementare riforme strutturali, politiche monetarie e fiscali efficaci. Solo così potremo ottenere risultati concreti per cittadini, imprese e territori, valorizzando appieno gli effetti benefici. In questo percorso, ENEA è e continuerà a essere il riferimento tecnico-scientifico del Ministero: un punto di forza nella ricerca, nell’innovazione e nell’attuazione delle direttive europee nel settore dell’efficienza energetica”.


