Internazionalizzazione

Emirati Arabi, pure il CNR accanto alle piccole e medie imprese italiane

Il CNR assumerà un ruolo attivo nell’esplorare le opportunità per le PMI

Siglato ieri presso la Camera di commercio di Abu Dhabi il Memorandum di intesa tra il Consiglio nazionale delle ricerche e il ministero dell’Economia degli Emirati Arabi Uniti, che sancisce la collaborazione bilaterale in materia di Ricerca e sviluppo, innovazione e Piccole e medie imprese. L’accordo è stato firmato dal presidente del CNR, Luigi Nicolais, e dal Ministro dell’Economia degli Emirati, Saeed Al Mansouri (nell’immagine), alla presenza del vice Ministro dello Sviluppo economico italiano, Carlo Calenda, del nostro ambasciatore ad Abu Dhabi Giorgio Starace e di Confindustria . “Il CNR e il Ministero dell’Economia degli Emirati Arabi promuoveranno la cooperazione bilaterale nella ricerca e innovazione soprattutto nei settori energia rinnovabile, nuovi materiali, chimica, trasporti, agricoltura, biofood, idrico e Ict – ha spiegato Nicolais -. Il Cnr promuove l’internazionalizzazione della ricerca, ma vuole sostenere anche l’internazionalizzazione delle nostre imprese aiutandole a realizzare progetti di sviluppo tecnologico in collaborazione con i partner imprenditoriali e scientifici degli Emirati”. In base all’accordo sottoscritto l’Ente, grazie all’esperienza maturata nelle proprie Aree di ricerca, collaborerà alla costituzione di un Innovation Center negli Eau, dove si realizzeranno formazione avanzata, ricerca e trasferimento tecnologico. L’accordo inoltre, prevede che il CNR assuma un ruolo attivo nell’esplorare le opportunità di investimento nelle Pmi più innovative di entrambi i Paesi. “Gli Emirati Arabi Uniti sono un Paese ad alto potenziale di crescita e da tempo hanno adottato una strategia di investimenti centrata sulla ricerca e sull’innovazione e sul potenziamento dei settori ad alta tecnologia. Sono quindi un partner importante per il CNR e per le imprese italiane” ha sottolineato Nicolais. L’accordo prevede la costituzione di un Comitato composto da sei rappresentanti, tre per parte, che entro 60 giorni metterà a punto un action plan che dettaglierà le aree di interesse e i progetti comuni.

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