Si chiama Smart Door ed è l’ultima frontiera della domotica applicata alla sicurezza dell’abitazione. La firma Dierre che ha rilasciato un APP per comandare a distanza le porte Bi-Elettra Detector. Disponibile per iPhone, Blackberry e telefoni Android, Smart Door, una volta installata sul proprio cellulare, permette di dialogare direttamente con una o più porte, attraverso il modem GSM interno. In questo modo è possibile aprire o chiudere a distanza la serratura elettronica, ma anche abilitare e disabilitare le smart card di accesso (che sostituiscono le chiavi tradizionali) e lasciare messaggi su un display interno o esterno della porta. Un sistema pratico ed efficiente per aprire, a 
distanza, la porta al figlio distratto che ha scordato le chiavi, ma anche un modo per controllare in ogni momento lo storico degli ingressi a casa o ufficio. Ricordiamo che la porta blindata Bi-Elettra è uno dei prodotti di punta Dierre e racchiude le più avanzate soluzioni tecnologiche brevettate. Realizzata nelle versioni Detector e Security -a uno o due battenti- e certificata in Classe 3 è dotata di scocca in acciaio con speciali rinforzi verticali, rostri Shild e deviatori Hook che ne impediscono lo scardinamento, mentre la piastra in acciaio sul lato esterno della serratura ne aumenta la resistenza agli utensili da scasso. A richiesta, può essere realizzata anche con certificato antieffrazione in Classe 4 che la rende idonea a proteggere gli uffici di banche, orologerie e impianti industriali. Nella versione Detector monta un display a cristalli liquidi che consente la visualizzazione del menu interattivo attraverso cui vengono impostate le diverse funzioni tra cui quella “luci di cortesia”, con la mostrina che emette un fascio di luce che illumina la soglia e agevola il passaggio anche in condizioni di scarsa illuminazione. Nella versione Security il display è sostituito da tre led luminosi di colore diverso, posti sulla mostrina interna e su quella esterna, che segnalano lo stato della porta e il suo corretto funzionamento.
