Stando agli ultimi dati diffusi dall’Osservatorio Nazionale del Partenariato Pubblico – promosso da Unioncamere, Dipe-Utfp e Ance – nel primo quadrimestre la domanda di interventi da realizzare con operazioni di Partenariato Pubblico Privato ha proseguito nel suo trend di crescita presentando però importi in gara più che dimezzati. In termini quantitativi il primo quadrimestre 2013 il mercato del PPP è rappresentato da 1.087 gare per un volume d’affari di circa 1,3 miliardi riferito a 560 gare di importo noto. Rispetto allo stesso periodo del 2012 dunque, da un lato si osserva la crescita del numero di gare, passate da 961 a 1.087 (+13%), dall’altro un valore complessivo più che dimezzato (da circa 3,1 miliardi a 1,3 miliardi, -58%). Secondo Cresme Europa Servizi che ha realizzato la ricerca, all’origine di questa notevole flessione degli importi vi sarebbe innanzitutto il crollo degli importi delle grandi opere di importo superiore a 50 milioni di Euro da realizzare in PPP (da 2,4 miliardi a 519 milioni, – 78%) a fronte dello stesso numero di iniziative (4 gare). Il consolidarsi dell’interesse per il PPP è confermato anche dai dati sull’incidenza di questo nuovo mercato sull’intero mercato delle gare per opere pubbliche, che nei primi quattro mesi del 2013 si attesta su quote del 22,4% per numero (1.087 gare su 4.847 totali), cinque punti percentuali in più rispetto al 2012. Più debole il risultato economico: 22% (1,3 miliardi su 5,9 miliardi) contro il 41% di un anno prima quando il motore trainante degli investimenti in PPP erano ancora le grandi opere ed in particolare quelle di importo superiore a 50 milioni di Euro. Dinamiche simili si rilevano pure in merito alle aggiudicazioni: 337 del valore di 684 milioni nei primi quattro mesi dell’anno in corso contro le 217 per 982 milioni dello stesso periodo del 2012. Inoltre nel loro complesso i dati presentati del primo quadrimestre del 2013 evidenziano un mercato delle gare di PPP al momento sostanzialmente trainato dalle infrastrutture per la produzione e distribuzione dell’energia, dall’edilizia sanitaria, scolastico-sociale e per il tempo libero, mentre frenano le infrastrutture per il trasporto, i parcheggi e gli impianti sportivi. Scendendo brevemente sul dettaglio territoriale di allocazione della domanda, la Lombardia si posiziona in cima alle classifiche per numero di gare e importi, con 183 interventi (17% del totale nazionale) e 590 milioni (46% del totale nazionale) dei quali 323 relativi alla gara ai sensi dell’art. 153, commi 1–14 del D.Lgs. 163/2006, per l’affidamento del contratto di concessione di lavori pubblici avente ad oggetto la progettazione definitiva ed esecutiva e la realizzazione della Città della Salute e della Ricerca nel Comune di Sesto San Giovanni. Seguono, molto distaccate, la Campania, con la seconda posizione nella classifica per numero di gare con 108 iniziative, e la Sicilia con la seconda posizione nella classifica economica con 165 milioni. I valori medi regionali, pari a 54 gare e 65 milioni, vengono raggiunti o superati da dieci regioni su 20 totali per numero e da sole quattro regioni per importo.