Dando corpo alle attese, prosegue la flessione del mercato immobiliare nazionale (-9,3%) ma con un tasso di calo tendenziale nel residenziale in sensibile rallentamento rispetto a quello registrato nei trimestri precedenti (-25,2 % la caduta registrata lo scorso anno a pari periodo). Stando ai dati diffusi dall’ultimo bolettino dell’Agenzia del Territorio, le unità immobiliari compravendute nel 2° trimestre 2013 sono state, in termini di nuove transazioni normalizzate, 242.817 con una riduzione degli scambi rispetto al II trimestre 2012 pari a -7,7% . Nel secondo trimestre di quest’anno sono state compravendute 108.618 abitazioni, con una riduzione degli scambi pari al -9,3% (erano 119.707 nel 2° trimestre del 2012). Analogo l’andamento nel settore delle pertinenze, per la maggior parte riconducibili all’uso residenziale, che con 88.555 NTN segna una perdita del -7,5%. Prosegue la contrazione degli scambi anche nei comparti non residenziali con il segmento del terziario che registra 2.343 NTN segnando la peggiore flessione del comparto (-10,6%), seguito dal produttivo con 2.214 NTN (-6,5%) e infine dal settore commerciale con 6.409 NTN (-2,7%). A livello territoriale, nel settore residenziale la perdita più contenuta si registra al Nord, -7,9% mentre al Sud e al Centro il calo risulta essersi mantenuto superiore al 10% con tassi di caduta rispettivamente del -10,7% e del -10,6%. Pur non risparmiando nessun ambito territoriale la flessione del mercato delle abitazioni risulta in attenuazione sia per i capoluoghi ( -6,3%) sia per i comuni minori (-10,7%). Tra le diverse macro aree, i comuni minori dell’area del Centro e del Sud mostrano pure nel 2° trimestre di quest’anno i cali più sostenuti, -13,9% e -12,6% rispettivamente. Inoltre, i comuni non capoluogo del Sud risultano essere l’unico ambito in cui il tasso di flessione risulta essere in leggero aumento rispetto alla precedente trimestre.