In vista delle celebrazioni del 2015 in occasione dei 1000 anni dalla nascita della cosiddetta “città dei tigli”, il teatro dell’opera di Lipsia ha intrapreso una serie di interventi di ristrutturazione. L’attuale Opera House, uno dei teatri d’opera fra i più antichi d’Europa situato nella piazza centrale dedicata a Carlo Marx – oggi diventata Augustusplatz – risale al 1960 e all’epoca si qualificava come il teatro più moderno della Repubblica Democratica Tedesca. Lo stile architettonico dell’Opera House fortemente caratterizzato dalle 737 grandi finestre in stile inglese, richiama la precedente costruzione in stile neoclassico distrutta dai bombardamenti aerei del 1943, particolarmente apprezzata per il rigore del linguaggio formale. Verso la fine degli anni ’90 però, a causa del forte deterioramento dell’edificio, la chiusura sembrava inevitabile. Poi invece, la giunta comunale ha intrapreso una graduale opera di risanamento e ogni anno in estate durante la pausa di programmazione artistica, vengono realizzati degli interventi di ristrutturazione e riammodernamento. Sono quindi state aggiornate le dotazioni tecnologiche a livello di sicurezza antincendio, così come è stato rinnovato anche l’arredo interno secondo i dettami dello stile originale. Nell’ambito di tali lavori è recentemente partito anche il graduale piano di ripristino delle finestre in stile inglese la cui superficie totale ammonta a ben 2.700 mq. Infatti, molte delle finestre mostravano dei deficit funzionali e di tenuta, tanto che il coefficiente di trasmissione termica Uw era di soli 3,7 W/m²K determinando problematiche importanti a livello termico sia d’inverno che d’estate, oltre al fatto che anche l’insonorizzazione era diventata insufficiente. Il rinnovo delle finestre, avvenuto in stretta osservanza alle prescrizioni della tutela dei beni culturali e la disposizione sul risparmio energetico EnEV che prevede un valore Uw di 1,3 W/m²K, ha portato ad una diminuzione stimata delle spese di riscaldamento del 15 – 20%, garantendo così un futuro al teatro. In osservanza a quanto disposto dalla tutela dei beni culturali, non è stato possibile adottare finestre a vasistas. Così, laddove necessario, la ventilazione è stata assicurata da una fenditura larga 5 mm posta fra i battenti delle finestre. Per evitare la formazione di condensa sulle finestre, si sono dovuti contenere al minimo i ponti termici nella composizione del telaio. L’impresa costruttrice di finestre incaricata, la HAGA Metallbau, ha quindi proposto di adottare il listello Thermix e il distanziatore a bordo caldo Thermix TX.N plus di Ensinger da apporre fra le lastre del triplo vetro isolante. Il materiale plastico adottato in questi prodotti presenta una conduttività termica 700 volte inferiore rispetto a quella dell’alluminio, comunemente in uso nei distanziatori. Grazie ai prodotti Ensinger è anche aumentato notevolmente l’isolamento della struttura del telaio, tanto che il valore Uw delle finestre supera ora persino quanto richiesto dalla disposizione sul risparmio energetico EnEV, collocandosi a 1,1 W/m2K. Va sottolineato che, grazie alla flessibilità di adattamento cromatico, i listelli e i distanziatori Thermix hanno costituito la soluzione ideale per il risanamento di finestre in conformità a quanto prescritto dalla tutela dei beni culturali e la fascia in alluminio anodizzato color oro sulla lastra crea un perfetto effetto ottico. (immagini : Toralf Schmidt, Studio d’ingegneria per la conservazione edilizia, Lipsia – Mathias Riecke, HAGA Metallbau, Lichtenau)
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