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Inaugurato l’edificio sperimentale Carlo Mollino. Tra i partner tecnici “nomi” noti della filiera

La realizzazione dell'edificio a basso consumo energetico è stata possibile anche grazie all’apporto, coordinato dal Politecnico di Torino, di istituzioni e sponsor tecnici tra cui: Bertolotto porte, Internorm Italia, Saint Gobain e Velux

©AltaVisione_2L’ambizioso progetto di ricerca promosso del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino è giunto a compimento con l’inaugurazione avvenuta oggi del Rifugio Carlo Mollino grazie al Comune di Gressoney Saint Jean che ha sostenuto l’iniziativa culturale e realizzato l’edificio sulle piste del Weissmatten, a quota 2050 mt, nel quadro di una azione di valorizzazione del comprensorio sciistico oggi Monterosa Ski.  L’architettura sviluppata su modello del progetto “Casa Capriata” per la X Triennale di Milano (1954), una delle case ideali di Carlo Mollino rimasta opera incompiuta, è stata realizzata in Valle d’Aosta a distanza di sessant’anni per mezzo di una iniziativa fortemente voluta dal Comune di Gressoney Saint Jean, sviluppata in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico, con l’intento di evidenziare il valore e l’attualità del progetto originario come manifesto sull’innovazione tecnologica e la prefabbricazione edilizia. L’iniziativa inizialmente promossa nel 2008 come progetto culturale nel quadro degli  eventi Off Congress del XXIII Congresso Mondiale degli Architetti UIA Torino 2008 dall’Ordine degli architetti di Torino e la Fondazione OAT in collaborazione con il Comune di Gressoney Saint Jean, il Politecnico di Torino e l’Ordine degli architetti della Regione autonoma Valle d’Aosta, si è successivamente strutturata come progetto di ricerca con la firma del protocollo d’intesa fra i partner istituzionali (Comune di Gressoney Saint Jean, Regione Autonoma Valle d’Aosta, Politecnico di Torino e Comunità Montana Walser) e i diversi partner tecnici tra cui: Bertolotto porte,  Internorm Italia, Saint Gobain e Velux . Oggi il progetto di ricerca si è concretizzato con la realizzazione di un edificio sperimentale ripensato in coerenza con i criteri progettuali indicati da Carlo Mollino grazie ad uno stretto lavoro di collaborazione fra il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e gli uffici tecnici del Comune di Gressoney Saint Jean e della Comunità montana Walser Alta Valle del Lys . Responsabile scientifico del progetto è l’arch. Guido Callegari del Dipartimento di Architettura e Design (DAD) che ha coordinato lo sviluppo del progetto insieme al gruppo di ricercatori del Politecnico. La realizzazione a basso consumo energetico, con tecniche innovative a livello impiantistico, è stata possibile anche grazie all’apporto di molte istituzioni e gli sponsor tecnici coordinati dal Politecnico attraverso una modalità di lavoro che ha previsto un coinvolgimento nello sviluppo progettuale dei soggetti partner, con ruoli e competenze diverse, attraverso l’istituzione di un expertise group sulla progettazione di edifici in legno energeticamente efficienti. Il Rifugio Carlo Mollino sorge lungo il Walserweg – il grande sentiero dei Walser – all’arrivo della seggiovia del comprensorio sciistico di Weissmatten nel comune di Gressoney Saint Jean (AO), in prossimità del padiglione da tè della Regina Margherita di Savoia, una storica architettura in legno originariamente ubicata presso il Castello Savoia e trasferita in quota negli anni ’50 come capanno di caccia prima e più recentemente come punto di ristoro per gli sciatori.

 

 

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