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Le 10 regole di Dieter Rams per un buon design…Declinate secondo Colombo Design

6_ALIZE HONESTCome certificato dal metodo green made,  la produzione di Colombo Design, rigorosamente Made in Italy, avviene nel pieno rispetto dell’ambiente e con un’ etica ben precisa. L’obiettivo dichiarato è quello di rendere il design accessibile a tutti, anche nel prezzo, dando vita a prodotti eleganti e minimali, ma facili da usare ed immediati. Filosofia che l’azienda intende divulgare rifacendosi alla massima “Weniger, aber besser” (solitamente tradotta in “Meno, ma meglio”) pronunciata dall’architetto, e  famoso designer, Dieter Rams , quando era direttore del dipartimento di design alla Braun società tedesca di elettronica di consumo (macchine per il caffè, calcolatrici, radio, attrezzature audiovisive, prodotti da ufficio) di cui diversi prodotti sono esposti nei musei di tutto il mondo, tra cui il MoMA di New York. L’influenza del design di Rams è evidente anche in strumenti di uso quotidiano ma altrettanto famosi (come iMac, iPod ed iPhone) ma il suo nome è collegato principalmente alle 10 regole per un buon design : innovazione, utilità,  estetica attraente, comprensibilità, design non intrusivo e onesto, durata,  cura dei particolari,  rispetto dell’ambiente. Secondo il pensiero di Rams, il buon design deve aiutare a capire un prodotto senza promettere qualità o caratteristiche che non possiede. Non deve influenzare o manipolare gli acquirenti e gli utilizzatori. Concetti che Colombo Design ha dichiarato di aver voluto declinare nelle sue linee di prodotti citando ad esempio le linee Signs, Formae ed Alizè . Per l’azienda bergamasca è sempre Dieter Ramsad ad indicarne nella sostanza le strategie da seguire sottolineando l’importanza del rapporto con la clientela “Credo che un bravo designer debba sempre essere un passo più avanti del proprio tempo. Dovrebbe mettere in discussione qualunque cosa che venga generalmente considerata ovvia. Deve avere un naturale intuito per come cambiano le abitudini delle persone, per la realtà in cui vivono, per i loro sogni, i loro desideri, i loro problemi, le loro necessità. Deve inoltre saper considerare realisticamente le opportunità e i limiti che offre la tecnologia.”

 

 

 

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