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Imprese, l’azienda-Italia risale: 30mila in più nel 2014. Ancora in “rosso” le costruzioni

Disaggregando i dati fra le quattro grandi circoscrizioni territoriali, è molto significativo poter rilevare che il tasso di crescita delle quattro le macrearee considerate presentano tutte risultati in miglioramento (o comunque meno negativi), rispetto al 2013

Andamento 2014Il sistema delle imprese sembra aver ritrovato il passo della crescita e, nonostante una buona parte dell’anno trascorsa con l’affanno, alla fine del 2014 risulta mettere a segno un saldo positivo tra aperture e chiusure. Il bilancio, di poco superiore alle 30mila unità, è pari a un tasso di crescita del numero delle imprese registrate dell’0,51%, più che doppio rispetto all’anno precedente (+0,21%). Il risultato appare totalmente determinato dalla fortissima frenata delle cessazioni (340.261 le imprese che hanno chiuso i battenti, 31.541 unità in meno rispetto a quanto avvenuto nei dodici mesi precedenti). Il dato è il migliore dal 2010 e segnala una probabile inversione di tendenza nelle attese degli imprenditori oggi attivi, che intravvedono la possibilità di un effettivo rilancio delle attività nel corso del 2015. Al dato positivo dello stop nell’emorragia di imprese, fa eco un segnale altrettanto importante dal lato delle aperture. Nei dodici mesi appena trascorsi, infatti, le nuove iniziative sono state 370.979, un risultato insperato benché inferiore a quello dell’anno precedente. Aldilà della conferma che, per chi si accinge a fare impresa, le incertezze del quadro economico non sono ancora del tutto superate come dimostra la perdurante sofferenza del comparto delle costruzioni  (-7.308 unità), condizione che sollecita l’urgenza di completare sia gli interventi specifici più volte annunciati sia le riforme economiche. Questi i dati ufficiali sulla natalità e mortalità  delle imprese risultante dal Registro delle imprese nel 2013 diffusi oggi da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione condotta da InfoCamere.  “I segnali che vengono dall’economia reale – ha spiegato presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello indicano che, a differenza delle tante false partenze registrate in questi anni, stavolta forse siamo davanti ad una reale opportunità di invertire la rotta. Imprese e famiglie hanno atteso a lungo questo momento e, come ha opportunamente indicato il nuovo capo dello stato, è alle loro difficoltà e alle loro speranze che dobbiamo guardare per dare risposte concrete. Oggi le condizioni per consentire all’Italia di riprendere il cammino dello sviluppo sembrano sommarsi in modo virtuoso e, per questo, vanno colte senza indugio. Per ridare lavoro a chi lo ha perso e ai tanti giovani che lo cercano, bisogna mettere l’impresa al centro dell’azione riformatrice del Governo e del Parlamento. Semplificando il quadro normativo e fiscale su impresa e lavoro, e lavorando con determinazione per combattere le inutili incrostazioni burocratiche che frenano i nostri imprenditori.” Disaggregando i dati fra le quattro grandi circoscrizioni territoriali, è molto significativo poter rilevare che il tasso di crescita delle quattro le macrearee considerate presentano tutte risultati in miglioramento (o comunque meno negativi), rispetto al 2013. L’unica differenza è daAndamento 2014 aree territoriali riferirsi al fatto che il tasso di crescita delle due circoscrizioni del Nord si colloca al di sotto del valore medio nazionale (nel 2013 accadeva solo per il Nord-Est); a fronte di un tasso di crescita nazionale pari allo 0,51% il Nord-Ovest arriva allo 0,44% e il Nord-Est pur mostrando un miglioramento più marcato, resta in campo negativo a -0,08%. Nella altre due circoscrizioni, il Sud segna un +0,60% mentre il Centro arriva a sfiorare una crescita dell’1%. Da sottolineare il risultato del Lazio che mette in mostra un tasso di crescita pari all’1,80%, pari a tre volte il valore medio nazionale (0,51%) e corrispondente a un saldo pari a 11.175 imprese in più, il maggiore in assoluto tra tutte le regioni italiane. Per le ulteriori analisi di dettaglio vi rimandiamo ai prossimi numeri di “serramenti+design

 

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