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Anfit e vetrai: interesse comune spingere verso la qualità. Necessario un cambio di mentalità

Folta e molto sentita la partecipazione al convegno “Vetro in edilizia" organizzato da Anfit a Bologna. Numerose le osservazioni e i punti da chiarire

DSCN3050La via da percorrere per tenere il passo della competizione sfrenata sui mercati internazionali, e assicurare alta qualità e performance elevate al prodotto-serramento, passa dalla collaborazione reciproca fra vetrai e serramentisti. All’insegna della trasparenza e della coerenza con norme e prescrizioni.  Questo l’intento comune che emerge dal convegno “Vetro in edilizia”, organizzato da Anfit (Associazione nazionale per la tutela della finestra made in Italy) a San Lazzaro di Savena (BO). Rivolto ai produttori di serramenti, ha consentito di approfondire il dibattito e il confronto reciproco sul tema del vetro, dalle applicazioni nel campo dell’edilizia alle ultime tecnologie di lavorazione, passando per l’analisi delle prestazioni termiche, acustiche e di sicurezza delle vetrazioni e gli ultimi aggiornamenti normativi (la revisione della norma Uni 7697 e la marcatura CE per vetri e serramenti come prevista dal regolamento CPR 305/11). Argomenti caldi sul tavolo, tanti. Interrogativi da chiarire da parte dei serramentisti, anche. Anfit, con l’intervento del direttore tecnico Piero Mariotto, ha ribadito il ruolo centrale di responsabilità assunto dall’associazione grazie a strumenti come il marchio “Quality Anfit”, il label energetico e il manuale di posa, che accompagnerà la definizione del label di posa di prossima presentazione all’assemblea associativa. “Il ponte fra serramento e vetro è fondamentale per l’obiettivo comune di tenere il lavoro “in casa”, contro la concorrenza proveniente da Paesi Ue ed extra Ue”, Polonia e Ucraina in primis, ha rimarcato Mariotto. Con l’industria del vetro “è interesse comune spingere il settore verso la qualità e sicurezza del prodotto che arriva sul mercato italiano”. Al presidente della Commissione Vetro di UNI, Mario Boschi, il compito di tracciare lo stato dell’arte produttivo, di prestazioni e normativo nel campo delle vetrazioni. E quello di sottoporsi a un fuoco di fila di domande, dubbi, richieste di chiarimento e approfondimento, da parte di serramentisti chiamati a fornire a clienti e committenti prodotti sempre più tecnologicamente sofisticati. A cominciare dai vetri ad alte prestazioni termiche, acustiche e di sicurezza. Tema, quest’ultimo, sul quale la filiera del serramento ha attraversato una fase di accesa discussione nei mesi scorsi il cui risultato, a oggi, è la ennesima revisione della norma Uni 7697 introdotta a febbraio. Sì al dialogo fra produttori di vetro e serramentisti, ha sottolineato Boschi, ma quel che occorre al settore nel suo complesso è – anche – un cambio di mentalità e di approccio alla scelta e installazione del prodotto-vetro. “Oggi i prodotti si differenziano in base alle prestazioni, e il serramentista stesso che acquista un vetro non deve più richiedere alla vetreria “quel” prodotto, ma “quella” prestazione”. Occorre, quindi, rivoluzionare il marketing aziendale per vendere a valle un kit-serramento performante, sapendone valorizzare i plus. E, ha concluso Boschi, tenere presente che, davanti al cliente, “ognuno risponde della propria responsabilità”. Ulteriori dettagli sui prossimi numero di “serramenti+design

(Olivia Rabbi)

 

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