Nell’audizione di fine febbraio presso l’ottava Commissione del Senato (Lavori Pubblici) sull’ Atto 1678 (Recepimento Direttive 2014/23/UE; 2014/24/UE; 2014/25/UE su appalti di lavori, servizi e concessioni) Finco ha reso noto di aver presentato alcune proposte di emendamento all’articolato del Disegno di Legge Delega. In particolare la Federazione ha insistito sul tema della semplificazione, tema caro a tutti e che dovrebbe trasversalmente essere applicata ad ogni procedura nel settore degli appalti (e non solo). “La semplificazione però – ha dichiarato in proposito Carla Tomasi (nell’immagine) presidente Finco – da una parte non deve diventare una sostanziale deregolamentazione di un settore per sua natura estremamente sensibile, dall’altra non deve correre il rischio di trasformarsi in semplicismo allorquando si devono definire criteri basilari per il corretto svolgimento della commessa pubblica, quali, per esempio, la qualificazione degli operatori”. Un importante secondo tema sottolineato è stato quello relativo alla necessità di prevedere come forma ordinaria il pagamento diretto dei subappaltatori negli appalti pubblici. Infine un ulteriore aspetto enfatizzato riguarda la l’individuazione delle modalità di partecipazione dei portatori qualificati di interesse. Nel comunicato viene inoltre ribadito come”…Senza nulla togliere al ruolo ed alla capacità del Legislatore, la miglior regolamentazione della materia degli appalti non può che passare dal confronto con le rappresentanze degli esperti del settore e di questo è opportuno vi sia traccia formale nella delega al fine di “istituzionalizzare” uno strumento che dovrebbe avere natura permanente, specie nel settore degli appalti.”
