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OMI conferma balzo in avanti per mutui, compravendite e condizioni accesso all’acquisto

L’andamento e la distribuzione dei volumi di scambio per macroaree geografiche, al lordo dell’effetto fiscale dovuto al mutamento dell’imposta di registro, ha evidenziato una ripresa più accentuata nell’area del Centro (+6,5%), seguita dall’area del Nord-Est (+5%) e del Nord-Ovest (+3,4%), dove si concentra la quota più elevata delle transazioni

OMI 2014

Pure  l’ OMI dell’Agenzia delle Entrate conferma che dopo sette anni in negativo, torna a crescere il mercato italiano delle abitazioni residenziali che nel 2014, sui rogiti effettivamente registrati nell’anno, mostra un +3,5% rispetto all’anno precedente. Per quanto giustamente sottolineato tale segnale positivo va interpretato cautamente, perché influenzato dagli effetti fiscali della modifica dell’imposta di registro intervenuta dall’1 gennaio del 2014 che ha portato a rogitare acquisti, di fatto compiuti sul finire del 2013, l’indicatore riamane comunque positivo. Ricostruendo infatti la serie storica per neutralizzare tale effetto, si può ipotizzare che l’incremento del 2014 si limiti al più contenuto +0,7%. In ogni caso si tratta di un segnale positivo che si riscontra anche per le abitazioni acquistate tramite mutuo ipotecario, con un balzo in avanti di oltre  il 12 %. Migliora, infine, anche l’indice di affordability, cioè la possibilità di accesso delle famiglie italiane all’acquisto di un’abitazione, che a fine 2014 risultava pari al 9%, il 2,3% in più dell’anno precedente.  E questi sono solo alcuni dei dati più significativi che emergono dal “Rapporto immobiliare residenziale 2015“,  studio realizzato dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate in collaborazione con ABI, l’Associazione Bancaria Italiana.  Stando ai dati riportati le compravendite di immobili a destinazione abitativa nel 2014 sono state 421mila, ancora al di sotto dei valori registrati alla fine degli anni ‘80. L’andamento e la distribuzione dei volumi di scambio per macroaree geografiche, al lordo dell’effetto fiscale dovuto al mutamento dell’imposta di registro, ha evidenziato una ripresa più accentuata nell’area del Centro (+6,5%), seguita dall’area del Nord-Est (+5%) e del Nord-Ovest (+3,4%), dove si concentra la quota più elevata delle transazioni. Ancora contenuti, invece, i rialzi registrati nelle aree del Sud (+0,8%) e nelle Isole (+0,2%). La superficie media dell’unità abitativa acquistata è stata pari a 105,2 m2, in crescita del 5%, mentre il fatturato del settore guadagna circa 5 miliardi di euro, passando dai 67,5 miliardi del 2013 ai 72,1 miliardi registrati nel 2014. Le abitazioni acquistate tramite mutuo ipotecario sono state 161.842 (+12,7% su base annua), con il maggior numero di compravendite registrate al Nord-Ovest (36%) e al Centro (22,5%). Il capitale complessivo erogato mostra un incremento del 10%, toccando quota 19,3 miliardi di euro, ma cala il capitale unitario, che scende di circa 3 mila euro, passando dai 122mila euro del 2013 ai 119 mila del 2014. Il calo dei tassi d’interesse e del capitale unitario erogato ha portato ad una diminuzione generalizzata della rata mensile, che è passata, in media nazionale, dai 682 euro del 2013 ai 631 euro del 2014. Le abitazioni acquistate tramite mutuo ipotecario sono state 161.842 (+12,7% su base annua), con il maggior numero di compravendite registrate al Nord-Ovest (36%) e al Centro (22,5%). Il capitale complessivo erogato mostra un incremento del 10%, toccando quota 19,3 miliardi di euro, ma cala il capitale unitario, che scende di circa 3 mila euro, passando dai 122mila euro del 2013 ai 119 mila del 2014. Il calo dei tassi d’interesse e del capitale unitario erogato ha portato ad una diminuzione generalizzata della rata mensile, che è passata, in media nazionale, dai 682 euro del 2013 ai 631 euro del 2014.

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