La ripresa del primo trimestre dovrebbe rafforzarsi nel corso del 2015. Lo ha sostenuto oggi il governatore della Banca d’Italia, Vincenzo Visco, nell’enunciare le Considerazioni finali all’Assemblea annuale, considerazioni che rimarcano pure la tenuta dei conti del bilancio Statale. Rimane comunque alto il rischio che la ripresa economica non basti, soprattutto al Sud, a far crescere l’occupazione come è avvenuto in passato. Per questo è prioritario sostenere l’attività in settori a elevato contributo di lavoro attraverso maggiori investimenti pubblici e privati “…per l’ammodernamento urbanistico, per la salvaguardia del territorio e del paesaggio, per la valorizzazione del patrimonio culturale possono produrre benefici importanti, coniugando innovazione e occupazione anche al di fuori dei comparti più direttamente coinvolti, quali edilizia e turismo.” Ennesimo richiamo alla necessità di un’urgente sostenuta ripresa degli investimenti nelle costruzioni comunque intesi anche se i benefici non sono immediati. “Bisogna comunque agire, anche perché la politica monetaria da sola non può garantire una crescita duratura ed elevata”. Nella relazione 2014 della Banca d’Italia si spiega che la prolungata recessione ha indotto mutamenti nel sistema produttivo, con la chiusura delle imprese meno redditizie e con scarso potenziale di crescita e la riallocazione degli input produttivi verso quelle più efficienti. L’elevata selettività degli intermediari si sarebbe riflessa nella riduzione dell’indebitamento bancario e nel riequilibrio della struttura finanziaria in direzione di una maggiore patrimonializzazione. L’intensità dell’aggiustamento continua tuttavia a essere frenata da un contesto istituzionale poco favorevole all’attività imprenditoriale. A dare ulteriore sostegno alle valutazioni sulla nostra ripresa economica formulate dalla Banca D’Italia pure il bollettino diffuso da OCSE, bollettino nel quale si 
rileva che il PIL italiano nel 1° trimestre del 2015 è cresciuto dello 0,3% rispetto al trimestre precedente, l’incremento più forte da inizio 2013. Rispetto allo stesso trimestre del 2014, il Pil è stabile, dopo “tredici trimestri consecutivi di contrazione”.
