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Biesse Group conferma partecipazione 25° edizione di Xylexpo in programma a Milano

Una conferma attesa e importante, perché Xylexpo – grazie alla adesione di realtà di primissimo piano a livello mondiale come Biesse – potrà dimostrarsi ancora una volta l’appuntamento di riferimento per gli anni pari

Selci BiesseA poco meno di dodici mesi dalla apertura dei cancelli di Xylexpo 2016, la biennale mondiale delle tecnologie e delle forniture per l’industria del legno e del mobile, Biesse Group ha confermato che anche quest’anno sarà fra gli espositori. Una conferma attesa e importante, perché Xylexpo – grazie alla adesione di realtà di primissimo piano a livello mondiale come Biesse – potrà dimostrarsi ancora una volta l’appuntamento di riferimento per gli anni pari. “La nostra scelta di essere anche quest’anno a Xylexpo nasce certamente dalla frequentazione storica che abbiamo con questa rassegna che, pur vivendo una stagione di grande complessità, dimostra la volontà di “andare oltre – ha commentato Giancarlo Selci (nell’immagine), amministratore delegato di Biesse – . Ed è questa volontà che ci convince a esserne ancora parte attiva e propositiva, confidando che la scelta degli organizzatori e della associazione di guardare avanti, di immaginare nuovi percorsi e di gettarne già i primi semi nel 2016, permetterà a Xylexpo di tornare a svolgere quel ruolo – propositivo ed efficace – indispensabile per continuare ad attrarre imprese di ogni dimensione e visitatori da tutto il mondo”. Una presa di posizione forte e coerente per una fiera internazionale che sta mettendo a punto un nuovo progetto. “Quella del 2016 sarà per noi una edizione di transizione – ha commentato a questo proposito Lorenzo Primultini, presidente della rassegna e di Acimall -. Sappiamo molto bene che è giunto il momento di cambiare, di offrire nuove opportunità agli espositori italiani e internazionali. Se è vero che le fiere, e non solo quelle del nostro settore, vivono una stagione di “eccessiva tranquillità” è altrettanto vero che non ci mancano idee e competenze per costruire nuovi percorsi, magari ragionando in termini di filiera del contributo che le tecnologie per il legno offrono quotidianamente alla creatività”.

 

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