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Indice di massima affidabilità e solidità finanziaria per Hörmann Italia. A certificarlo Cribis

Il Rating 1 “Indice di massima affidabilità” deriva da una mirata e approfondita analisi dei bilanci aziendali e viene assegnato da Cribis ogni anno a meno del 6% su oltre 4 milioni di imprese italiane

Stefano TuccioIl 2015 sarà un anno da ricordare per Hörmann Italia: oltre ad aver festeggiato il 25° anniversario dalla fondazione, la società ha infatti ottenuto ora l’attestato di Rating 1 “Indice di massima affidabilità” da parte di Cribis Dun & Bradstreet, organizzazione che opera su scala mondiale nel campo della Business Information e che raccoglie rapporti su oltre 200 milioni di aziende in 230 Paesi. Referenza riconosciuta eCertificato HOI Cribis prestigiosa, il Rating 1 “Indice di massima affidabilità” deriva da una mirata e approfondita analisi dei bilanci aziendali e viene assegnato da Cribis ogni anno a meno del 6% su oltre 4 milioni di imprese italiane. “Per Hörmann Italia – ha dichiarato Stefano Tuccio, AD di Hörmann Italia – questo attestato è il coronamento soprattutto di questi ultimi anni di attività, in un mercato, quello dell’edilizia, radicalmente trasformato. Questo riconoscimento testimonia la nostra capacità di mantenere una leadership non solo a livello qualitativo e di prodotto, bensì anche nella corretta gestione organizzativa, amministrativa e finanziaria dell’azienda. Per questo va un ringraziamento a tutti i colleghi che hanno contribuito al raggiungimento di questo significativo traguardo.” “L’indice di massima affidabilità – puntualizzato Tuccio attesta l’ottimo stato di salute di Hörmann Italia nei confronti di clienti e fornitori. In un contesto imprenditoriale italiano caratterizzato da forte sottocapitalizzazione, bassa liquidità ed elevato indebitamento, la nostra azienda si presenta come una realtà solida, puntuale nei pagamenti ed estremamente affidabile grazie ad una forte consistenza finanziaria basata esclusivamente su mezzi propri e alla totale assenza d’indebitamento verso istituti di credito. Non essendo soggetti ad oneri finanziari di alcun tipo possiamo quindi mettere in campo tutta la nostra competitività a beneficio dei nostri clienti.”

 

 

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