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Richiesta mutui abitazioni. Ad agosto livello prossimo a quello pre crisi. In discesa l’importo

Se da un lato va guardato con ottimismo il costante recupero della domanda rispetto ai volumi pre-crisi, sostenuta dal riavvicinamento degli italiani al mercato immobiliare, dall'altro permangono evidenti attegiamenti di grande prudenza

Mutui agostoStando a quanto rilevato dall’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF che analizza l’andamento della domanda di mutui (vere e proprie istruttorie formali, non semplici richieste di informazioni o preventivi online), nel mese di agosto appena concluso le richieste di mutuo presentate dalle famiglie italiane alle aziende di credito sono cresciute ancora a ritmo sostenuto, con un +57,57% rispetto allo stesso mese del 2014, tornando su livelli molto vicini a quelli precedenti la grande crisi che ha colpito il comparto nel biennio 2010-2011. Al contempo, però, continua a contrarsi l’importo medio richiesto, che si è attestato a “soli” 120.511 Euro, il valore più contenuto da quando CRIF ha iniziato a rilevare in modo sistematico e strutturato la domanda di credito da parte delle famiglie. La tendenza a richiedere agli istituti di credito importi contenuti è confermata anche dalla distribuzione per fascia di importo: la classe prevalente si conferma essere quella tra i 100.000 e i 150.000 Euro, con una quota pari al 30,5% del totale (in aumento rispetto al 2014), seguita da quella al di sotto dei 75.000 Euro, con il 26,3%. Nello stesso tempo sembra confermarsi pure la propensione degli italiani a richiedere piani di rimborso più lunghi nel tentativo di ridurre quanto più Mutui agosto importopossibile l’incidenza delle rate sul reddito disponibile: la classe compresa tra i 15 e i 20 anni è nuovamente risultata la preferita, con una quota pari al 24,1% del totale, ma nel complesso i 2/3 delle domande si sono orientate su durate lunghe. “L’andamento delle richieste di mutuo rappresenta un indicatore fondamentale per tastare il polso in modo tempestivo alle famiglie e alla loro propensione ad impegnarsi in un investimento importante come quello della casa – ha commentato Simone Capecchi, direttore sales & marketing di CRIF -. Se da un lato va guardato con ottimismo il costante recupero della domanda rispetto ai volumi pre-crisi, sostenuta dal riavvicinamento degli italiani al mercato immobiliare oltre che da un’offerta più vivace, dall’altro va sottolineato come l’importo medio stia costantemente diminuendo, spinto sia da condizioni di acquisto più favorevoli sia da perduranti elementi di prudenza derivanti dagli effetti della lunga crisi sul bilancio delle famiglie. A questo riguardo va sottolineato come solo 4 compravendite residenziali su 10 siano sostenute dall’accensione di un mutuo”.

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