economia digitale

Mercato unico digitale. Commissione europea apre doppia consultazione pubblica

La prima consultazione pubblica riguarda la cosiddetta non-portabilità dei contenuti da Paese a Paese; la seconda punta a chiarire il ruolo di piattaforme internet dove produttori e consumatori possono incontrarsi

Guenther oettinger_2007Con l’obiettivo di creare le condizioni affinché si realizzi il mercato unico digitale, la Commissione europea ha avviato due consultazioni pubbliche che rimarranno aperte fino a dicembre 2016 i cui testi sono disponibili in tutte le lingue ufficiali dell’Ue. La prima consultazione pubblica riguarda il geo-blocking la cosiddetta non-portabilità dei contenuti da Paese a Paese come avviene oggi quando si cerca di collegarsi dall’estero a portali con limiti geografici viene bloccato. Se, per esempio, i contenuti sono fisicamente in server italiani, la loro fruizione può essere bloccata all’estero. Espediente spesso usato dalle aziende, soprattutto di informatica e telecomunicazioni, nel tentativo di frammentare il mercato europeo, evitando l’innesco di logiche competitive. In proposito ricordiamo che Bruxelles ha già avviato un’indagine, che dovrebbe concludersi nella primavera 2016. La seconda consultazione punta a chiarire il ruolo di piattaforme internet dove produttori e consumatori possono incontrarsi, ad esempio Amazon, Google e Facebook, e il loro ruolo nella distribuzione online di contenuti. Si cercherà anche di far luce sulle responsabilità degli intermediari nella diffusione di contenuti illegali e di capire come migliorare il flusso libero dei dati e come creare un cloud europeo. “Le piattaforme online hanno molti pregi – ha dichiarato M. Günther H. Oettinger (nell’immagine), commissario per l’Economia digitale – ma dobbiamo capire meglio come interagiscono con consumatori e imprese. Serve anche sapere di più sul geo blocking, una delle più evidenti manifestazioni di non-Europa nel mercato unico digitale”. Da parte sue Elżbieta Bieńkowska, Commissario per il mercato interno, industria, imprenditorialità e le PMI, ha spiegato che: “Queste consultazioni forniranno elementi di fatto essenziali per le nostre riflessioni su come su come creare un mercato unico in grado di sfruttare al massimo i vantaggi dell’economia digitale, promuovere l’innovazione e nuovi modelli di business, ponendo fine alla discriminazione ingiustificata tra consumatori nel mercato interno“.

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