Intervenendo ieri pomeriggio alla Camera dei Deputati, all’inizio della discussione sulle linee generali del disegno di legge del cosiddetto “Nuovo Codice degli Appalti” approvato in prima lettura al Senato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, che quella in corso è “…una delle riforme che riteniamo più importanti per il sistema degli appalti pubblici che, come sapete, purtroppo è stato spesso fonte di corruzione ed è stato spesso fonte di delusione, di distacco dei cittadini dalla politica, in quanto le opere non arrivano mai e quando arrivano, arrivano con costi veramente più che raddoppiati o con inchieste giudiziarie che le accompagnano.” Ribadendo che le opere pubbliche devo risultare essere effettivamente utili alla collettività ha confermato la volontà del Governo di andare oltre la “… Legge Obbiettivo non tanto e non solo perché sia stata approvata non dal nostro Governo, ma soprattutto per l’incapacità a promuovere appunto quella serie di opere utili di cui il Paese ha bisogno” dando un’impronta più europea al sistema degli appalti pubblici italiani attraverso una struttura di semplificazione priva” …di quelle superfetazioni normative che sono poi fonte di complicazioni e di intoppi nell’esecuzione delle opere pubbliche.”
