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Ripresa debole e micro imprese ancora “in piena burrasca”. CNA indica interventi

Ad indicarli Sergio Silvestrini, segretario generale di CNA, che ha tra l'altro rimarcato con forza la necessità di "uscire dal paradosso di avere di fronte banche con una grande liquidità, una liquidità che non riesce da molto tempo ad imboccare i canali giusti per finanziare gli investimenti, le imprese e l’economia reale"

Sergio Silvestrini1Assistiamo a una ripresa debole e molto disomogenea. Le micro imprese sono ancora in piena burrasca. Lo dimostrano i recenti dati di Movimprese. Nel 2015 le imprese artigiane sono diminuite di quasi 19mila unità, l’1,4% in meno rispetto al 2014. E’ il valore più basso registrato negli ultimi quindici anni. Per questo non smetteremo di incalzare la politica e le istituzioni, a ogni livello, perché creino le condizioni per facilitare la nascita e lo sviluppo delle piccole imprese”.  Ha affermato ieri  , conversando con i giornalisti a margine del convegno sul tema  “Le piccole imprese motore della ripresa” che si e svolto a Pistoia e nel quale è stato analizzato, e discusso, il contesto nazionale e quello locale, con un focus sulla piccola impresa. Focus che come già evidenziato da CGIA di Mestre vede essere proprio il comparto produttivo delle aziende artigiane essere quello in maggiore sofferenza.“Bisogna intervenire con rapidità alleggerendo il fisco, a partire dalla eliminazione dello split payment e dell’Imu su capannoni –  ha continuato Silvestrini – semplificando le pratiche burocratiche, riducendo i costi, a cominciare da quelli che gravano sul lavoro e sull’energia, creando le condizioni di mercato che consentano ad artigiani e piccole imprese di cogliere le grandi opportunità offerte dalla possibilità di partecipare agli appalti pubblici e dall’accesso ai mercati esteri. Infine, l’importantissimo e decisivo tema del credito. Dobbiamo uscire dal paradosso di avere di fronte banche con una grande liquidità, una liquidità   che  non riesce da molto tempo ad imboccare i canali giusti per finanziare  gli investimenti , le imprese e l’economia reale”.

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