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Catas Brianza rafforza la sua collaborazione con un rilanciato tessuto produttivo locale

Anche grazie alla sede di Lissone Catas è oggi un centro di competenza a livello internazionale, forte di un fatturato che supera i 6 milioni di euro, oltre 10mila metri quadrati di laboratori, 50 tecnici altamente specializzati, due sedi, un ricchissimo catalogo di test, oltre 44mila prove effettuate ogni anno per duemila clienti in tutto il mondo, di cui ben il 40 per cento stranieri, dalla Cina agli Stati Uniti

a fare gli onori di casa il direttore dell’istituto, Andrea Giavon, affiancato dal il sindaco di Lissone, Concettina Monguzzi, l’assessore allo Sviluppo economico ,Alessandro Merlino ed il direttore di Casta Brianza , Alberto GelosaNel cuore della Brianza un rilanciato tessuto economico locale ha dimostrato, nei numeri, la volontà di affinare le proprie armi per poter competere e garantirsi nuove soddisfazioni in un mercato sempre più complesso, dove le normative, la garanzia della sicurezza o di specifiche prestazioni sono un valore assoluto. Numeri e aspettative di cui si è parlato oggi a Lissone nel corso della conferenza stampa svoltasi presso la sede di Catas Brianza. A fare gli onori di casa il direttore dell’istituto, Andrea Giavon, affiancato dal il sindaco di Lissone, Concettina Monguzzi, l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Merlino,  ed il direttore di Catas Brianza, Alberto GelosaAdrea Giovon ha delineato brevemente la storia di Catas e quella che da quasi cinquant’anni è la sua missione, ovvero essere al servizio di una industria del legno e del mobile sempre più moderna e innovativa, che si confronta quotidianamente con norme e regolamenti che stabiliscono oggettivamente concetti preziosi per il consumatore finali, quali “sicurezza” o “qualità”. “Non è un segreto che oggi ogni prodotto, ogni bene, di qualsiasi natura, debba rispondere a precise indicazioni normative, così da essere non solo sicuro, ma all’altezza delle aspettative degli acquirenti”, ha esordito Giavon. “ Non solo il mobile , ma tutto che rientra nella definizione di “interior design e arredo” non fa eccezione ed è indispensabile che le aziende conoscano quali sono i loro doveri o, meglio, a quali test e prove debbano sottoporre i loro prodotti per ottenere le certificazioni indispensabili per poterli commercializzare nei diversi Paesi”.

da 24 anni al servizio anche della Brianza

Una attività sempre più complessa che Catas – il più importante laboratorio in Europa per le prove, la certificazione e le ricerca per il settore del mobile e dell’arredo – porta avanti dalla sua fondazione, nel 1969, a San Giovanni al Natisone, in provincia di Udine. Una storia e una competenza da 24 anni al servizio anche della Brianza, dove nel 1994 è stata aperta una seconda sede proprio per offrire alle imprese di questo importante distretto gli strumenti necessari per poter esportare in tutto il mondo nel pieno rispetto di requisiti e normative internazionali. Un lavoro importante, di cui una parte significativa viene svolta proprio nel laboratorio di Via Braille a Lissone, oramai diventato un patrimonio riconosciuto del distretto; una sede che negli ultimi tempi è stata completamente ristrutturata e dotata di numerose, nuove attrezzature di prova. Anche grazie alla sede di Lissone Catas è oggi un centro di competenza a livello internazionale, forte di un fatturato che supera i 6 milioni di euro, oltre 10mila metri quadrati di laboratori, 50 tecnici altamente specializzati, due sedi, un ricchissimo catalogo di test, oltre 44mila prove effettuate ogni anno per duemila clienti in tutto il mondo, di cui ben il 40 per cento stranieri, dalla Cina agli Stati Uniti.

Vogliamo essere sempre più vicini alle imprese della Brianza – ha concluso Giavon – stimolando ogni possibile relazione con enti e istituzioni, associazioni e realtà del territorio, certi che questo possa creare un autentico circolo virtuoso che non potrà che generare nuove opportunità”. Il sindaco di Lissone Concettina Monguzzi prima, e l’assessore allo Sviluppo economico Alessandro Merlino poi, hanno sottolineato i valori che il laboratorio esprime in un territorio dove la cultura del legno e del mobile è di casa, manifestando la volontà di definire futuri percorsi di collaborazione  formativa destinata a favorire localmente una evoluzione della cultura di impresa che già a livello di enti si sta cercando di promuovere tra le micro e piccole imprese locali attraverso l’originale rete denominata: Brianza Design District. Progetto realizzato dal network Brianza Experience e ha come obiettivo quello di promuovere la cultura produttiva, industriale e manifatturiera, nel campo del design e dell’arredo mettendo a sistema gli elementi di maggiore interesse sul piano produttivo e culturale, valorizzando il proprio patrimonio territoriale, esponendolo e rendendolo fruibile ai mercati di riferimento.

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