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Su spinta piano nazionale INDUSTRIA 4.0 cresce del 30% nel 2017. Valore: oltre 2,3 miliardi

Un mercato in crescita del 30% in soli 12 mesi attestandosi su di un valore prossimo ai 2,4 miliardi di euro di cui l’84% realizzato verso imprese italiane e il resto come export. Anche grazie alla leva rappresentata dai forti incentivi ( a cominciare dall’iper ammortamento) il Piano Nazionale INDUSTRIA 4.0 comincia a presentare numeri di tutto rispetto. A fotografarli l’Osservatorio Industria 4.0 del Politecnico di Milano presentato a fine giugno a Milano, che ha calcolato il valore dei progetti nel 2017 in termini di soluzioni basate sulle sei tecnologie di Smart Manufacturing, che secondo l’Osservatorio, definiscono il settore: Internet of Things, Big Data e Cloud Computing, Advanced Automation, Advanced HMI (Human Machine Interface) e Additive Manufacturing.

I risultati della ricerca mostrano una crescita omogenea di tutte le tecnologie e le aree di processo, a dimostrazione del grande fermento dell’Industria 4.0 italiana —  ha sottolineato Giovanni Miragliotta, Direttore dell’Osservatorio Industria 4.0 —. Ormai non c’è realtà industriale che non si sia confrontata con questo cambiamento, ma a stupire è soprattutto la transizione da progetti pilota a vere e proprie attività sul campo. Un segnale di maturità tecnologica che, insieme alla media di 3,7 applicazioni per azienda, rivela come l’Industria 4.0 non si limiti più all’applicazione isolata di nuove tecnologie nei processi, ma sia sempre più inserita in un percorso di digitalizzazione che fa parte del piano strategico aziendale”.

In termini di tecnologia è l’Industrial IoT (riferito alla sola componentistica per connettere i macchinari alla rete) ha confermarsi la più diffusa, con un valore di circa 1,4 miliardi di euro (60% del mercato, +30% sull’anno precedente). A seguire Industrial Analytics con 410 milioni di euro (20% del mercato, +25%) e Cloud Manufacturing con 200 milioni di euro (10% del mercato, +35%), ma fra le prime per crescita. L’8% del mercato è rappresentato da soluzioni di Advanced Automation (145 milioni di euro, +20%), mentre l’Advanced Human Machine Interface pur con un valore complessivo contenuto (circa 30 milioni di euro), è la prima per crescita rispetto allo scorso anno (+50%). Decisivo è stato – ed è ancora – il ruolo del Piano Nazionale INDUSTRIA 4.0 per muovere la conoscenza tra gli operatori e ad incentivare i progetti : il 92% del campione (236 imprese industriali di tutti i settori) conosce gli incentivi, la metà ne ha già usufruito e una azienda su 4 lo farà prossimamente.

Il Piano Nazionale ha svolto finora un eccellente ruolo di acceleratore della trasformazione 4.0, sia diffondendone la conoscenza, sia favorendo fiscalmente gli investimenti privati –  hanno sottolineato Alessandro Perego, Andrea Sianesi e Marco Taisch, Responsabili Scientifici dell’Osservatorio Industria 4.0  – ma è verosimile che il suo stimolo non possa proseguire all’infinito: la prossima grande sfida per consolidare e far crescere ulteriormente il mercato sarà identificare il giusto percorso per coinvolgere PMI, che rappresentano il vero cuore della manifattura italiana, nella trasformazione digitale”. Prossima grande sfida del Piano Nazionale INDUSTRIA 4.0 ? Coinvolgere le PMI, il cuore della manifattura italiana.

 

 

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