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Piano Industria 4.0 traina pure la logistica italiana. Nel 2017 investimenti cresciuti del 14,9%

Secondo le previsioni dell'Ufficio studi Anima, il 2018 non solo dovrebbe confermarli ma segnare un ulteriore incremento sia della produzione ( +3,9% stimato) sia delle esportazioni (+4,9%) che degli investimenti ( +10,2%.)

logistica applicataStando ai dati diffusi dall’associazione ANIMA, il comparto della logistica e movimentazione delle merci ha fatto segnare nel 2017 una crescita della produzione del 7,2% sul 2016. Trend positivo che trova conferma anche alla voce export (+9,1%). “Il motivo di una simile performance lo si rintraccia leggendo l’incremento degli investimenti: +14,9% a consuntivo 2017.” Si legge nel comunicato. Secondo le previsioni dell’Ufficio studi Anima, il 2018 non solo dovrebbe confermarli ma segnare un ulteriore incremento sia della produzione ( +3,9% stimato) sia delle esportazioni (+4,9%) che degli investimenti ( +10,2%.).

Il Piano nazionale Impresa 4.0 per il settore del sollevamento e della movimentazione è stata una scossa determinante – ha dichiarato Pietro Almici, presidente Aisem.  – Ha saputo dare ossigeno all’innovazione. Il dato degli investimenti, elaborato dall’Ufficio studi Anima, lo dimostra (+10,5% come previsioni 2018). Le nostre tecnologie nel 2017 si sono lasciate alle spalle un periodo di grande sofferenza. La crisi, infatti, aveva congelato molti progetti a lungo termine. “

Logistica : personale preparato cercasi

“Gli incentivi governativi hanno saputo riattivare il processo industriale – ha continuato Almici –. Le tecnologie del sollevamento e movimentazione sono soggetto e oggetto del Piano Impresa 4.0: ne abbiamo beneficiato sia come costruttori sia come utilizzatori. Abbiamo ordinativi che occupano mesi di lavoro: stiamo lavorando molto per tecnologie che hanno come destinazione l’Italia, in misura maggiore rispetto all’estero. Il mercato domestico è cresciuto. Le richieste dei clienti ci hanno ancor piĂą convinti ad ammodernare i nostri impianti e macchinari. Ma anche la logistica interna alla fabbrica, per renderla smart factory, così come i magazzini. In questo senso, hanno occupato un ruolo di primo piano le scaffalature e i carrelli elevatori. C’è il rovescio della medaglia: le aziende investono ma non trovano addetti adeguati e preparati a far fronte alla rivoluzione 4.0. Penso agli operatori per le macchine utensili di nuove generazioni, a profili come i meccatronici, gli assemblatori meccanici e i manutentori in genere. La percentuale di disoccupazione giovanile è alta, ma, dalla nostra visuale, sembra che l’industria non sia un mercato appetibile per i nostri ragazzi. L’industria cerca personale e non lo trova: è paradossale“.

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