Si moltiplicano i postivi segnali alimentati dalle compravendite immobiliari. Con la dinamica caratteristica di un mercato ad elevata inerzia, il settore costruzione rafforza i segnali di ripresa complessiva facendo registrare secondo OMI un elevato e promettente “ribalzo” dei volumi di compravendita del settore residenziale e non residenziale.
Stando a quanto rilevato dal report statistico dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, gli acquisti di abitazioni sono aumentati del 38,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e quelli relativi al comparto terziario-commerciale sono cresciuti del 51,3%. Segno positivo anche per il settore produttivo (+43,6%).
Rimandandovi per gli approfondimenti ad uno dei prossimi numeri di serramenti design e componenti, va comunque sottolineato come le elevate percentuali di crescita delle compravendite rilevate facciano riferimenti al confronto con i primi tre mesi del 2020 contraddistinti, è bene ricordarlo, dalla chiusura per lockdown del mese di marzo.
Tornando brevemente ai dati le abitazioni scambiare risultano essere aumentate di oltre 45 mila unità (+38,6%) rispetto al primo trimestre 2020, con un numero totale di scambi che tocca quota 162.258. Anche in questo trimestre, come nell’ultimo del 2020, il segno positivo è più marcato nei comuni minori (+43,3% rispetto al primo trimestre 2020); nei capoluoghi i volumi di compravendita crescono del 30% circa.
L’incremento rilevato riguarda tutte le aree geografiche con il massimo rialzo nei comuni non capoluogo del Nord Est, dove è indicato essere pari a +46,8%, e il minimo nella stessa area per i capoluoghi con +27,7%. La ripresa vede una crescita più ampia per le abitazioni di maggiori dimensioni, tra 115 e 145 m2 (+41,2%) e oltre 145 mq (+48,5%).
Pure il comparto terziario-commerciale ha realizzato nel primo trimestre 2021 un’espansione del +51,3%, compensando di fatto il calo del 16,5% subito nei primi tre mesi del 2020. In particolare, uffici e studi privati crescono del 50,7%, mentre i negozi e laboratori del 34,4%, con una distribuzione territoriale abbastanza omogenea.
Crescono anche le compravendite di depositi commerciali e autorimesse (+61,6%), capannoni e industrie (+43,6%) e il settore produttivo agricolo (+53,2%).