Unione Europea

Economia UE in recessione già nel 4° trimestre 2022

Pubblicate dalla Commissione Europea le previsione economiche di autunno, previsioni che indicano come le pressioni  dovute ai rincari dell’energia, l’erosione del potere d’acquisto delle famiglie, un contesto esterno più debole e l’inasprimento delle condizioni di finanziamento nell'ultimo trimestre faranno entrare in recessione l’UE, la zona euro e la maggior parte degli Stati membri nell’ultimo trimestre dell’anno

 

Economia UE in recessione già nel 4° trimestre 2022Una recessione contenuta come impatto ed estensione temporale, ma sempre recessione quella formulata dalla Commissione Europea nelle previsione economiche di autunno, previsioni che sebbene nel corso di quest’anno la crescita rilevata appare destinata  a risultare migliore di quanto previsto in precedenza, per il 2023 tracciano preoccupanti prospettive con possibile crescita significativamente più modesta e un’inflazione marcatamente più elevata rispetto alle previsioni intermedie formulate in estate.

Dopo un primo semestre dell’anno caratterizzato da un rialzo che ha sorpreso gli analisti, in uno scenario sempre contrassegnato da elevata incertezza, si prevede che le pressioni  dovute ai rincari dell’energia, l’erosione del potere d’acquisto delle famiglie, un contesto esterno più debole e l’inasprimento delle condizioni di finanziamento nell’ultimo trimestre faranno entrare in recessione l’UE, la zona euro e la maggior parte degli Stati membri nell’ultimo trimestre dell’anno.

Recessione che poco inciderà  su un 2022 che comunque  complessivamente registrerà  una crescita del PIL reale del 3,3% nell’UE (3,2% nella zona euro), quindi ben al di sopra del 2,7% prospettato nelle previsioni intermedie d’estate.

Come riportato anche sul numero di novembre di “serramenti design e componenti” in distribuzione, l’effetto combinato tra inflazione in aumento e la contrazione dell’attività economica, secondo la Commissione UE farà segnare un andamento lievemente recessivo  quanto meno esteso anche al primo trimestre del 2023, andamento che dovrebbe attenuarsi man mano che l’inflazione allenterà la morsa sull’economia.

Inflazione che si stima in diminuzione nel 2023, ma mantenendosi sempre su valori elevati; del 9,3% stimato per la UE a chiusura del 2022 dovrebbe infatti attestarsi nel 2023 al 7,0% nell’UE e al 6,1% nella zona euro, per poi scendere rispettivamente al 3,0% e al 2,6% nel 2024.

“Tuttavia, a causa dei forti venti avversi che ancora frenano la domanda, nel 2023 l’attività economica è destinata a essere modesta, con una crescita del PIL complessivamente pari allo 0,3% nel 2023 sia nell’UE che nella zona euro” si legge nel comunicato

Le previsioni formulate dalla Commissione UE si basano su una serie di ipotesi tecniche relative ai tassi di cambio, ai tassi di interesse e ai prezzi delle materie prime aggiornate al 31 ottobre. Per tutti gli altri dati, comprese le ipotesi relative alle politiche governative, le previsioni tengono conto delle informazioni disponibili fino al 27 ottobre incluso. A meno che nuove politiche non siano annunciate e sufficientemente dettagliate, le proiezioni presuppongono che le politiche restino invariate.

 

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