
Ancora da definire i passaggi parlamentari che porteranno/dovrebbero portare alla definitiva approvazione da parte di Camera e Senato della Repubblica del testo il DDL S 1689 relativo le disposizioni riguardanti anche il Bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2026.
Come sempre di tratta di un testo decisamente impegnativo e corposo ( è composto da due voluminosi tomi) che in apertura dell’Articolo 9 (Detrazioni delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici) dispone quanto segue:
“1. Al decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) all’articolo 14, comma 3-quinquies:
1) al primo periodo, le parole «al 36 per cento delle spese sostenute nell’anno 2025 e al 30
per cento delle spese sostenute negli anni 2026 e 2027» sono sostituite dalle seguenti: «al
36 per cento delle spese sostenute negli anni 2025 e 2026 e al 30 per cento delle spese
sostenute nell’anno 2027»;
2) al secondo periodo, le parole «al 50 per cento delle spese, per l’anno 2025, e al 36 per
cento delle spese, per gli anni 2026 e 2027» sono sostituite dalle seguenti: «al 50 per cento
delle spese, per gli anni 2025 e 2026, e al 36 per cento delle spese, per l’anno 2027»;
b) all’articolo 16 sono apportate le seguenti modificazioni…”
L’articolo del DLL Bilancio 2026 prosegue disponendo la proroga anche di quanto attualmente definito quale incentivo per la contestuale sostituzione con gli attuali limidi di spesa di mobili ed elettrodomestici (Bonus mobili).
Incomprensibilmente assente, invece, la proroga del “tribolato Bonus Barriere Architettoniche”, assenza che è sperabile venga definita in fase di discussione e approvazione definitivo del testo.


