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    Modifiche Bonus 75%: “buttato il bambino con l’acqua sporca”

    In un comunicato congiunto le due associazioni intervengono su quanto disposto dal nuovo decreto legge "Misure urgenti relative alle agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119, 119-ter e 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n.77 (decreto-legge)”

    Modifiche Bonus 75%: "buttato il bambino con l'acqua sporca"Da un lato si è cercato, in tutta fretta, di salvare almeno in parte i lavori attivati dal Superbonus 110% e dall’altro si è deciso altrettanto frettolosamente di intervenire sul Bonus 75% relativo alle Barriere Architettoniche creando di fatto dei distinguo ingiustificabili se non per aride questioni di bilancio.

    Interventi come noto inseriti nel nuovo decreto legge di fine anno denominato “Misure urgenti relative alle agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119, 119-ter e 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n.77 (decreto-legge)” pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.302 del 29 dicembre.

    Decreto legge composto da soli 4  articoli di cui il numero 3 dettaglia la ” Revisione della disciplina sulla detrazione fiscale per l’eliminazione delle barriere architettoniche” disponendo al comma a che:”… per le spese documentate sostenute fino al 31 dicembre 2025, con le modalita’ di pagamento previste per le spese di cui all’articolo 16-bis del Testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, per la realizzazione in edifici gia’ esistenti di interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche aventi ad oggetto esclusivamente scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici.”

    Modifica che a far data dal 1° gennaio 2024 non permette più la possibilità di usufruire del Bonus 75%  e dell’opzione dello sconto in fattura/ cessione per la sostituzione anche di porte e finestre. Opzione in tutti i casi accessibile solo per gli interventi sulle parti comuni di edifici residenziali o unita immobiliari indipendenti  a condizione che il proprietario abbia un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro, oppure che nel nucleo familiare sia presente un disabile.

    Nuovo scenario applicativo del Bonus 75% all’interno nel quale non si comprende il motivo per cui si sia deciso di non rendere accessibile l’agevolazione per la sostituzione di porte e finestre, elementi che all’interno di una residenza condizionano pesantemente le possibilità di mobilita e indipendenza di un disabile in carrozzella.

    Incongruenza che ha immediatamente spinto FederlegnoArredo e UNICMI a rilasciare un comunicato congiunto nel quale si sottolinea come nel seppur comprensibile, e atteso,  intento di apportare correttivi all’applicazione del Bonus 75% sulle Barriere Architettoniche il cui testo originario risale al secolo scorso si sia:

    “… finito con il buttare il bambino con l’acqua sporca. Qualora si fosse voluto restringere il campo di applicazione della norma si sarebbe potuto e dovuto escludere i singoli interventi riconducendoli nel quadro di un progetto complessivo di accessibilità delle abitazioni così come suggerito dalle nostre organizzazioni nell’ultima nota congiunta inviata al MEF.

    Interventi che, va ricordato, sono stati resi possibili da una circolare interpretativa dell’Agenzia delle Entrate e confermati da numerose FAQ sempre dell’Agenzia delle Entrate nonostante le perplessità evidenziate anche al Governo dalle nostre associazioni. Auspichiamo che questa scelta si possa correggere in fase di conversione del recente decreto di modifica.”

    Auspicio al quale ci associamo ricordando come riportato nel comunicato che:” FederlegnoArredo e UNICMI sono a disposizione per un confronto con il Governo finalizzato a individuare soluzioni equilibrate e coerenti nella consapevolezza che i primi nemici dei mercati drogati e della mancanza di chiarezza sono le imprese serie che rappresentano il tessuto produttivo di questo Paese e i cittadini contribuenti.”

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