decreto legge

Efficienza energetica: si al decreto dalla Regioni, ma con l’accoglimento di emendamenti

La Conferenza delle Regioni che lo scorso 16 luglio ha espresso, in sede di Conferenza Unificata, parere favorevole ricorda che esso era però condizionato all'accoglimento di richieste e proposte emendative ancora da soddisfare

decreti efficienza energetica webIn merito allo schema di decreto legislativo sulle disposizioni che interessano l’efficienza energetica e l’accoglimento di alcune direttive comunitarie, la Conferenza delle Regioni che lo scorso 16 luglio ha espresso, in sede di Conferenza Unificata, parere favorevole ricorda che esso era però condizionato all’accoglimento di richieste e proposte emendative tra cui quelle relative sia alla ritenuta necessità che vengano apportate alcune modifiche all’art.2 “Definizioni” (introduzione del comma 1-bis:” il rispetto dei requisiti per gli immobili di cui al comma 1 è verificato attraverso l’attestato di prestazione energetica di cui all’articolo 6 del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192”) del d.lgs. 102/2014 al fine di evitare problemi interpretativi nell’attuazione dello stesso, sia in relazione alla criticità emersa in alcuni condomini a seguito dell’installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione in applicazione della norma UNI 10200, nella ripartizione delle DocConferenza Unificata dlgs integrativo 102 2014spese per il riscaldamento. “Si evidenzia – si legge nel documento – l’impossibilità di introdurre all’interno della norma le previsione di coefficienti correttivi non previsti né nella Direttiva 27/2012 né nella normativa nazionale (art.26 l.10/91) che, viceversa, si basano sul principio che la contabilizzazione dei consumi vada effettuata sulla base del prelievo effettivo (a tal proposito si veda la nota tecnica inviata da Fiopa in data 1 luglio 2015 prot. n° 581/15). Si ritiene pertanto che tale criticità possa essere superata solo con un intervento normativo di livello nazionale, non rientrando peraltro nella competenza delle regioni la possibilità di modificare le norme del Codice Civile”. (immagine BigLus)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome