Unione Europea

Primo passaggio favorevole per la revisione della direttiva EPBD in edilizia

Il testo di revisione dovrà essere sottoposto a votazione dall'Assemblea UE durante la sessione plenaria del 13-16 marzo. Successivamente dovranno essere avviati i negoziati con il Consiglio per concordarne la forma finale

Primo passaggio favorevole per la revisione della direttiva EPBD in ediliziaMentre se ne discuteva anche al Consiglio Europeo Straordinario di Bruxelles, la proposta di revisione della direttiva sul rendimento energetico in edilizia (EPBD) ha superato l’esame della Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia.

“L’aumento dei prezzi dell’energia ha posto l’accento sull’efficienza energetica e sulle misure di risparmio, e il miglioramento delle prestazioni degli edifici in Europa ridurrà continuamente le bollette energetiche e la dipendenza dalle importazioni di energia . Vogliamo che la direttiva EPBD riduca la povertà energetica, abbassi le emissioni e fornisca ambienti interni migliori per la salute delle persone.

Questa è anche una strategia di crescita per l’Europa che offrirà centinaia di migliaia di posti di lavoro locali di buona qualità nei settori delle costruzioni, delle ristrutturazioni e delle energie rinnovabili, migliorando al contempo il benessere di milioni di persone che vivono in Europa”. Ha spiegato Ciarán Cuffe relatore della proposta di revisione della EPBD.

Obiettivi di riduzione delle emissioni

Secondo il testo votato, tutti i nuovi edifici dovranno (dovrebbero) essere a emissioni zero dal 2028, mentre i nuovi edifici occupati, gestiti o di proprietà pubblica dal 2026 (la Commissione ha proposto rispettivamente il 2030 e il 2027).

Tutti i nuovi edifici dovranno (dovrebbero) essere dotati di tecnologie solari entro il 2028, ove tecnicamente idoneo ed economicamente fattibile, mentre gli edifici residenziali in fase di ristrutturazione si avrà tempo fino al 2032 per conformarsi.

Per gli edifici residenziali è previsto il raggiungimento di almeno la classe di prestazione energetica E entro il 2030 e D entro il 2033, mentre  quelli non residenziali e pubblici dovrebbero raggiungere le stesse classi rispettivamente entro il 2027 e il 2030 ( ma già la Commissione ha proposto F ed E).

Già previste ampie deroghe

Lasciando ad altri la certezza su come sarà il provvedimento della rivista direttiva EPBD il cui testo provvisorio dovrà essere prima discusso al Parlamento Europeo (si prevede verso metà marzo)  e poi dalla Commissione ,  ci permettiamo solo di ricordare che non si tratta di un regolamento ma di una direttiva che lascia libertà a ciascuno Stato membro di stabilire per tutte le misure riportate i provvedimenti necessari per raggiungere gli obiettivi indicati.

Per tenere conto dei diversi stock edilizi dei Paesi dell’UE, alla certificazione energetica con lettera G dovrebbe arrivare a  corrispondere non più del 15% degli edifici con le peggiori prestazioni nel parco nazionale.

Dagli obblighi di efficientemento energetico rimaranno sicuramente esclusi i monumenti e ciascun Paese  potrebbero decidere di escludere anche gli edifici protetti per il loro particolare valore architettonico o storico, gli edifici tecnici, l’uso temporaneo di edifici o chiese e luoghi di culto.

A propria discrezione ogni Stato  potrà anche esentare dagli obblighi gli edifici di edilizia popolare e/o sociale laddove i lavori di ristrutturazione porterebbero ad aumenti degli affitti non compensabili dai risparmi in bolletta.

I deputati della Commissione hanno inoltre proposto di consentire agli Stati membri di adeguare i nuovi obiettivi in ​​una quota limitata di edifici coperti dai requisiti a seconda della fattibilità economica e tecnica dei lavori di ristrutturazione e della disponibilità di manodopera qualificata.

Misure a sostegno degli interventi

Nei piani nazionali di ristrutturazione si propone di includere anche regimi di sostegno con obiettivi realistici e misure per facilitare l’accesso a sovvenzioni e finanziamenti. A tale scopo ogni Paese della UE dovrebbe  istituire punti di informazione gratuiti e programmi di ristrutturazione a costo zero.

Le misure finanziarie definite dovrebbero fornire un premio importante per ristrutturazioni profonde, in particolare degli edifici con le prestazioni peggiori, e prevedere sovvenzioni e sussidi mirati per le famiglie vulnerabili.

Come sopra accennato , il testo di revisione della direttiva sul rendimento energetico in edilizia (EPBD) dovrà essere sottoposto a votazione dall’Assemblea UE durante la sessione plenaria del 13-16 marzo. Successivamente dovranno essere avviati i negoziati con il Consiglio per concordarne la forma finale.

 

 

 

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