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Incentivi in edilizia determinanti: ad indicarlo l’81% degli italiani

È quanto emerge da un’indagine commissionata da Harley&Dikkinson e dalla Filiera della Costruzioni realizzata da Euromedia Research su un campione di 1.000 cittadini tra il 28 ottobre e il 2 novembre 2022.

Incentivi in edilizia determinati: ad indicarlo l'81% degli italianiSe ce ne fosse ancora bisogno un nuovo sondaggio realizzato da Euromedia Research tra il 28 ottobre e il 2 novembre 2022 su un campione di 1.000 cittadini rimarca quanto siano ritenuti determinanti gli incentivi in edilizia, come il Superbonus 110%, perché  ritenuti dall’81,2% degli intervistati in grado di attivare un processo di transizione ecologica nel nostro Paese e di ottenere risultati utili e concreti sia da un punto di vista ambientale che economico (77,3%).

Commissionata da Harley&Dikkinson e dalla Filiera della Costruzioni (ANCE, CNA, ecc) il sondaggio rivela anche quanto sia oramai  diffuso l’orientamento delle  famiglie a conoscere meglio l’impatto e le modalità d’uso degli incentivi per la ristrutturazione profonda degli edifici: ben il 73,8% degli intervistati avrebbe , infatti, dichiarato di informarsi su vantaggi e criticità in tema di bonus per l’edilizia.

Se quasi un 20% ritiene che, grazie agli incentivi in edilizia, ci saranno reali benefici per la riduzione delle emissioni inquinanti, il 50% risulterebbe comunque consapevole che tali interventi rappresentano solo una piccola parte di una vera transizione e non sempre con ritorni nel breve periodo (56%).

Gli incentivi per la ristrutturazione profonda e l’efficientamento energetico e strutturale degli edifici permessi da Ecobonus e Superbonus sono ritenuti dai recensori lo studio” una priorità assoluta, forse ad oggi poco nota, per un vasto numero di famiglie.

Circa ¾ della popolazione avrebbe infatti dichiarato di vivere in abitazioni che necessitano di adeguamenti strutturali e/o energetici e, tra questi, la grande maggioranza è disposta a intervenire con una riqualificazione, ma ben il 61,2% degli intervistati ha dichiarato di non conoscere la classe energetica dell’edificio in cui vive.

Rimarrebbe comunque il fatto che per il 67,5% degli intervistati la disponibilità ad intervenire dipende dalla presenza o meno degli incentivi. Da sottolineare poi come ben il 90% della popolazione attribuisca una correlazione tra l’inquinamento e lo stato di salute dei cittadini.

Considerato quanto emerso- si legge nel comunicato – risulta ancor più rilevante un dialogo propositivo della filiera delle costruzioni con il Governo – MEF per identificare, in un Tavolo di lavoro dedicato, proposte strutturali di modifica e integrazione alla normativa vigente, nella consapevolezza che le valutazioni finanziarie degli incentivi devono accompagnarsi a quelle economiche e sociali legate al destino di molte aziende, di altrettanti professionisti del settore e di moltissime famiglie che hanno creduto nella bontà e nell’efficacia delle detrazioni fiscali per la riqualificazione del patrimonio abitativo del nostro Paese.”

 

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