Sono due milioni e mezzo i domini con targa .it. Un traguardo importante raggiunto dal Registro, l’anagrafe che assegna e mantiene i domini Internet italiani, gestita dall’Istituto di informatica e telematica (Iit) del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa. Il dominio numero 2.500.000 è deaconsulting.it, registrato da una società a responsabilità limitata di Mercato San Severino (Sa). Il 71% delle microimprese italiane che ha un nome a dominio sceglie il “.it”. Questo è uno dei dati rilevati nell’indagine condotta dalla società Pragma per conto dello Iit-Cnr per scoprire come si pongono le piccole imprese (da 1 a 9 addetti) in termini di conoscenza, comportamenti, atteggiamenti e valutazioni rispetto ai domini internet in generale e al .it in particolare. La ricerca, effettuata attraverso 1500 interviste ad aziende dei settori industria, commercio e servizi (rappresentano un universo di riferimento che corrisponde a 4.317.859 imprese), rivela che il 77,2% utilizza internet tutti i giorni. Il 92,6% degli intervistati usa la posta elettronica, il 70,5% dichiara di navigare per motivi legati all’attività lavorativa (studio, conoscere la concorrenza, ect.) e il 21,4% usa la rete per l’e-commerce soprattutto in riferimento agli acquisti online (14,5%). Quale che sia la targa scelta (.it, com, eu, ect.) i motivi che spingono ad avere un proprio nome sono legati alla visibilità: farsi conoscere (63%), avere gli indirizzi di postapersonalizzati (38,6%) e per attività di comunicazione (14%). L’indagine offre anche una panoramica sulle macro aree geografiche: le aziende “.it“ (71,6%) sono più presenti al centro Italia (74,1%), nel comparto Servizi (73,5% contro 69% del settore commercio) con attività prevalentemente rivolte al mercato interno.