Direttiva UE

Responsabilità solidale appalti: legge a rischio incompatibilità

Nuovo formale documento di denuncia inviato alla Commissione UE

Dopo la formale denuncia presentata da Confidustria alla Commmissione UE nella quale, secondo gli industriali, le nuove regole introdotte dall’art. 13-ter del D.L. n. 83/2012 sarebbero incompatibili con il diritto comunitario e violerebbero il principio di proporzionalità,  pure l’AIDC(Associazione Italiana Dottori Commercialisti) di Milano ha inviato un formale documento di denuncia per incompatibilità. Due in particolare i profili di incompatibilità rilevati nell’articolato – 16 pagine – documento: il mancato coordinamento, da parte della normativa italiana, con i più generali principi di “proporzionalità, certezza del diritto e legittimo affidamento” definiti dalla direttiva comunitaria, e l’assenza di una correlazione tra l’obbligo di solidarietà e l’adempimento, in quanto “l’appaltatore non può sostituirsi nell’adempimento degli oneri spettanti al sub-appaltatore se non nel successivo momento in cui l’infrazione venga contestata dall’amministrazione finanziaria, attraverso l’emanazione di un atto impositivo.” Nel documento di denuncia vine inoltre segnalata sia complessità dei controlli necessari alla verifica della regolarità degli adempimenti (estesi pure alla sostanziale valutazioni di merito sulla spettanza o meno dell’utilizzo di crediti pregressi e detrazioni d’imposta), sia l’impianto sanzionatorio ritenuto sproporzionato in particolare in capo al committente perchè correlato non all’esistenza dell’evasione, bensì alla mancata dimostrazione della “compliance”.

 

 

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