Stando al bollettino rilasciato dalla Commissione Europea, l’Economic Sentiment Indicator (ESI) che misura la fiducia di imprese e consumatori per l’Eurozona e l’aria UE, a marzo l’indice ha registrato una flessione di 1,1 e 0,6 punti rispettivamente interrompendo così una fase di recupero iniziata nel novembre scorso. Interruzione principalmente imputabile all’inversione di clima economico registrato pure in Germania (-1,6) che si va così ad aggiungere agli indicatori negativi di altre due delle cinque maggiori economie dell’area euro e della UE: Francia (-1,7) e Spagna (-0,9). Flessione che viene solo in parte attenuata dal consistente recupero registrato dall’Italia (+1,4). La perdita di fiducia rilevata tra gli imprenditori dell’Eurozona coinvolge tutti i settori economici ed in particolare distribuzione (-1,5) ed industriale (-1,2 ), mentre più attenuato risulta essere il peggioramento del clima economico atteso per il settore delle costruzioni (-0,6). Scenario che migliora leggermente se allargato agli imprenditori operanti in tutti i Paesi della U.E. (flessione contenuta in 0,6 punti) soprattutto per effetto della spinta positiva delle aspettative registrate in Polonia (+1,7) e Gran Bretagna (+1,1). Spinta che si riflette pure sull’andamento stimato del comparto delle costruzioni e che la ricolloca in area positiva (+0,3). L’attesa di una ulteriore espansione del mercato delle costruzioni appare essere particolarmente diffusa tra gli operatori dei Paesi del Nord Europa a cominciare da quelli della Gran Bretagna (+4,2 punti).