Decreto legge

Decreto “Del fare”: prontuario urgente in 80 punti ispirato dalla UE

Base di articolazione le 6 raccomandazioni rivolte all'Italia dalla Commissione UE

Semplificazione e incentivazione del recupero e delle ristrutturazioni degli edifici nelle città; stop alle lungaggini burocratiche: l’interessato che ha bisogno della segnalazione di Inizio Attività può richiedere allo Sportello Unico di provvedere all’acquisizione di tutti gli atti di assenso necessari all’intervento edilizio;  certificato di agibilità che può essere richiesto anche per singoli edifici, singole porzioni della costruzione o singole unità immobiliari purché funzionalmente autonomi, qualora siano state realizzate e collaudate le opere di urbanizzazione primaria.”  Queste le misure di semplificazione in materia edilizia contenute nel decreto legge (denominato “Del Fare“) recante misure urgenti in materia di crescita. Testo nel quale si prevede lo stanziamento di 5 miliardi di  finanziamenti a tasso agevolato per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo. I finanziamenti che saranno concessi entro il 31 dicembre 2016 da banche convenzionate ed avranno durata massima di 5 anni e per un valore non superiore a 2 milioni di euro per ciascuna impresa. Come sottolineato nel corso della conferenza stampa il provvedimento – unitamente al disegno di legge in materia di semplificazioni che verrà discusso questa settimana in Consiglio dei Ministri – ha come base le 6 Raccomandazione rivolte all’Italia dalla Commissione Europea il 29 maggio nel quadro della procedura di coordinamento delle riforme economiche per la competitività (“semestre europeo”). In particolare, i diversi interventi rispondono alle raccomandazioni di semplificare il quadro amministrativo e normativo per i cittadini e le imprese, nonché di abbreviare la durata dei procedimenti civili, riducendo l’alto livello del contenzioso civile e promuovendo il ricorso a procedure extragiudiziali; sostenere il flusso del credito alle attività produttive anche diversificando e migliorando l’accesso ai finanziamenti;  intensificare gli sforzi per scongiurare l’abbandono scolastico e migliorare qualità e risultati della scuola; proseguire la liberalizzazione nel settore dei servizi e migliorare la capacità infrastrutturale, incluso nel settore  dei trasporti.

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