Mercato

Preconsutivi andamento costruzioni: cresce solo l’attività di manutenzione

Caduta attenuata nel 2013 dall'avvenuta proroga e potenziamento dei bonus fiscali

Curato dalla Direzione Affari Economici e Centro Studi dell’ANCE è stato presentato a Roma l”‘Osservatorio Congiunturale sull’Industria delle Costruzioni“. Presente il viceministro dell’Economia, on. Stefano Fassina, la presentazione dello studio è stata aperta da Paolo Buzzetti, presidente ANCE, che ha successivamente passato la parola ad Antonio Gennari, vice presidente e direttore del Centro Studi , il quale ha fatto il punto sulla situazione di crisi del comparto delle costruzioni e sulle prospettive che si profilano. I numeri, che meglio dettaglieremo sul numero di settembre della rivista, evidenziano un ulteriore sensibile arretramento degli investimenti   solo parzialmente attenuato dal nuovo forte aumento registrato –  e atteso – dalle attività di riqualificazione degli immobili residenziali che si stima raggiungeranno quest’anno un valore complessivo di 48.898 milioni di Euro evidenziando una crescita superiore al 3%. Complessivamente lo scenario formulato dall’ANCE per l’anno in corso evidenzia una flessione degli investimenti in costruzioni del 5,6% in termini reali, in sensibile peggioramento quindi rispetto alla stima formulata a dicembre 2012 (-3,8%). Oltre a prendere atto delle indicazioni sempre più negative fornite dalle imprese associate nell’indagine rapida effettuata a maggio scorso, la nuova stima tiene ragionevolmente conto del sensibile peggioramento del contesto economico e settoriale evidenziato dagli indicatori relativi alla prima parte del 2013. La caduta dei livelli produttivi coinvolge tutti i comparti, dalla produzione di nuove abitazioni, che nel 2013 perde il 14,3%, all’edilizia non residenziale privata, che segna una riduzione dell’8,2%, ai lavori pubblici, per i quali si stima una caduta del 9,3%. “La negativa valutazione sull’andamento degli investimenti in costruzioni nel 2013 è attenuata – si legge nello studio – dagli effetti positivi derivanti dalla proroga e dal temporaneo potenziamento degli incentivi fiscali relativi agli interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica. In particolare, il recente D.L.63/2013, dispone fino al 31 dicembre 2013 il potenziamento della detrazione IRPEF per le ristrutturazioni edilizie (cd. “36%”, incrementato al 50% delle spese sostenute sino ad un massimo di 96.000 euro), accompagnata anche dalla possibilità di estendere il beneficio all’acquisto di mobili finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione, per un ammontare massimo di spesa di 10mila euro. Lo stesso decreto proroga la “detrazione del 55%”, potenziandone la percentuale di detrazione, dal 55 al 65%, in generale per le spese sostenute dal 6 giugno al 31 dicembre 2013, ed in particolare, fino al 30 giugno 2014 per gli interventi relativi a parti comuni condominiali degli edifici. Prevede, inoltre, la possibilità di applicare le suddette disposizioni agli interventi finalizzati alla sicurezza statica e antisismica dell’edificio. A mitigare il calo dei livelli produttivi nel 2013 contribuiscono inoltre le ricadute positive derivanti dal pagamento di una parte dei debiti pregressi della Pubblica Amministrazione alle imprese. Gli importi stanziati ammontano a 20 miliardi di euro nel 2013 (di cui 7,5 miliardi di euro per spese in conto capitale) ed a 20 miliardi di euro nel 2014 (nel 2014 non sono stati previsti pagamenti in conto capitale).”  L’Osservatorio fa inoltre il punto sulla situazione del mercato immobiliare, del credito, dei ritardati pagamenti e sugli effetti delle recenti disposizioni normative in materia di finanza pubblica.

 

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