Nice Spa ha annunciato che a seguito delle sue dimissioni, Luigi Paro lascerà la carica di amministratore delegato il 31.08.2013.” Desidero ringraziare il presidente Lauro Buoro – ha dichiarato Paro – per il continuo supporto dimostratomi in questi cinque anni di lavoro insieme. La sua tenacia e il suo orientamento al risultato mi rimarranno per sempre di esempio e saranno elementi di garanzia per i futuri successi di Nice SpA.” Ringraziamenti contraccambiati da Lauro Buoro, presidente di Nice che ha dichiarato: “Voglio ringraziare personalmente e a nome di tutto il consiglio di amministrazione l’ing. Luigi Paro per il grandissimo lavoro svolto in questi cinque anni, per la totale dedizione dimostrata nel periodo di guida di Nice SpA, per il suo alto livello di professionalità e le non comuni competenze che quotidianamente ha messo in campo.” Lavoro che almeno stando pure ai “numeri” del Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2013 sembra continuare a dare risultati confortanti nonostante i contrastati andamenti registrati sui diversi mercato in cui il gruppo opera. Nel primo trimestre 2013 il fatturato del Gruppo Nice è stato pari a 59,7 milioni di Euro in calo del 5,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La Francia ha registrato ricavi pari a 11,4 milioni di Euro, in calo del 12,1% dunque rispetto al primo trimestre 2012, mentre in Italia con un fatturato pari a 9,6 milioni di Euro ha subito una flessione dell’ 8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nell’Europa a 15 il fatturato complessivo si attesta a 16,9 milioni di Euro ( -7,6%) mentre nel resto dei Paesi europei la flessione risulta essere complessivamente contenuta al 2,8%. Per contro crescono volume e fatturati nelle altre aree del mondo che è arrivato a generare oltre il 20% del fatturato del gruppo (+ 6,1%).
Infine a fronte di un calo del 2,7% del primo margine operativo ( ovvero calcolato come differenza tra ricavi e costo del venduto), l’indicatore di redditività EBITDA, pari a 9,6 milioni di Euro, risulta essere in crescita dell’1,1% rispetto all’anno precedente , con una marginalità salita dal 15,1 al 16,1% .
