sicurezza

La crisi fa crescere soprattutto i reati di furto (pure nelle abitazioni)

Ad una riduzione del 10% dell’economica locale, un aumento del 6% dei furti

Nel Working Papers n. 925 – luglio 2013 – delle sue pubblicazioni economiche, la Banca d’Italia ha reso disponibile, in lingua inglese, i risultati dello studio “L’impatto della crisi sulle attività criminali“, lavoro che analizza la relazione tra il rallentamento dell’attività economica in Italia nei primi due anni di crisi, il 2008 e 2009, e l’intensificazione di episodi criminosi. I risultati emersi quasi ricalcano quelli elaborati  dalla nostra redazione in merito all’andamento dei furti (utilizzando i dati delle Prefetture e quelli dell’Osservatorio di Pisa) e pubblicati negli speciali di “serramenti+design” dedicati al mercato delle chiusure antieffrazione. L’interessante analisi condotta dalla Banca d’Italia a livello dei sistemi locali ha “incrociato” con una metodologia di calcolo e ponderazione molto rigorosa, le informazioni provenienti da un archivio di dati sui bilanci delle imprese (CERVED), mentre per misure sull’andamento dei reati criminalità ci si è basati sulle notizie pervenute all’autorità giudiziaria da parte della Polizia di Stato. I risultati mostrano che la crisi economica ha effettivamente avuto un forte impatto sull’aumento e la diffusione di alcune tipologie specifiche di attività criminose, quali i reati che non richiedono particolari abilità criminali, come i furti. Le stime indicano che una riduzione dell’attività economica del 10% a livello locale causerebbe un aumento dei furti pari a circa il 6%. L’impatto della crisi su altre categorie di reati per cui appaiononecessarie maggiori competenze criminali, come ad esempio le rapine, è invece negativo. Non vi sarebbe, inoltre, alcun legame tra l’andamento dell’attività economica e la diffusione di alcuni reati di tipo non strettamente economico, quali gli omicidi, i crimini violenti e i crimini di natura sessuale. Altro dettaglio importante rilevato e quello che indica come gli effetti della crisi sui furti risultino essere amplificati in quei sistemi locali in cui la forza lavoro è più giovane o dove vi è una prevalenza di piccole imprese.

 

 

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