Celebrata al Politecnico di Napoli da Federecostruzioni la giornata del Made in Italy con l’incontro “L’impegno della filiera delle costruzioni per la decarbonizzazione: la tutela del Made in Italy”
“Questo incontro – ha ricordato Paola Marone presidente della federazione – è anche il primo di un percorso celebrativo per i 15 anni di attivitĂ della nostra organizzazione. La manifestazione di Napoli ha offerto un’occasione di confronto delle principali federazioni associate, con le istituzioni nazionali e regionali, le imprese e i professionisti che operano nella federazione, sulla necessitĂ di valorizzare la filiera italiana delle costruzioni e dei relativi materiali, forte di una tradizione di eccellenza grazie anche a un proficuo rapporto con il mondo della ricerca, quale garanzia di sicurezza e sostenibilitĂ , anche alla luce dell’ambiziosa sfida per la decarbonizzazione”.
L’edilizia riveste, infatti, un ruolo chiave nella transizione verso un modello a zero emissioni. Le associazioni di federate presenti alla tavola rotonda di Napoli hanno individuato le road map per raggiungere la “carbon neutralità ” entro il 2050 attraverso la continua ricerca dell’efficienza energetica con energia rinnovabile (idrogeno e energia elettrica rinnovabile) senza ignorare l’energia nucleare e le attività di cattura e stoccaggio della CO2.
Questo percorso – è stato ribadito – prevede investimenti ingenti che necessitano di una visione strategica per garantire che misure e risorse messe in campo diventino un volano di sviluppo della capacitĂ produttiva manifatturiera italiana.
La strada verso gli obiettivi ambientali europei al 2050 e l’attuazione del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (in sigla Pniec), molto impegnativi per il comparto, non è priva di rischi per la competitività delle imprese, in quanto le aziende energivore nazionali ed europee si trovano in posizione di svantaggio, rispetto a quelle extra-EU che non condividono le stesse normative ambientali e costi energetici.
In questo senso Federcostruzioni chiede che sia preservata la competitività nei confronti delle importazioni dai paesi extra-EU attraverso il meccanismo detto “CBAM” volto ad impedire che le merci importate da Paesi extra-UE godano di un indebito vantaggio competitivo dovuto all’assenza di costi legati alla decarbonizzazione nei rispettivi Paesi d’origine, contrariamente a quanto avviene nell’Unione Europea.
Il CBAM deve essere adeguato – a giudizio della federazione – anche per le esportazioni attraverso misure compensative. Così come pianificato rischia di partire solo nel 2026, dunque in ritardo, con un inizio debole.
Vanno valorizzati inoltre i prodotti italiani, come giĂ avviene in parte con i Criteri ambientali minimi in Edilizia e il nuovo Codice degli Appalti. L’indirizzo – ribadisce da Napoli Federcostruzioni – deve trasformarsi in disposizione efficaci e giustamente remunerate per la promozione di forniture che rispettano i severi regolamenti dell’Unione europea.
A raccogliere l’appello della filiera è intervenuto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sviluppo sostenibile, senatore Alessandro Morelli che ha sottolineato che le sfide ambientali e per la riduzione delle emissioni di carbonio sono “penalizzate da una situazione internazionale di crisi. Il governo è impegnato affinché a livello europeo si affermino criteri di buon senso per la transizione energetica e che non lasci indietro nessuno”.
Quindi sì a un regime che imponga il rispetto di regole comuni per lavoro e ambiente e penalizzazioni fiscali per le merci provenienti dall’area extra-Ue dove non si rispettano gli stessi stringenti criteri.
Al confronto ha partecipato anche il deputato Alessandro Caramiello, presidente dell’intergruppo parlamentare Sud e Aree Fragili. “L’obiettivo a breve termine che mi pongo come parlamentare e presidente dell’intergruppo – ha dichiarato Caramiello – è fare rete tra le eccellenze dei nostri territori. Questo è indispensabile per raggiungere gli obiettivi fissati al 2050 di zero emissioni. Un traguardo che temporalmente sembra molto lontano, ma che già ora esige una visione strategica e di alto profilo.
In occasione del 15° anniversario di Federcostruzioni, la federazione ha lanciato e sostenuto anche un bando per premi in tesi di laurea sulla decarbonizzazione. Sono risultati vincenti i neolaureati Serena Mingione ed ex-aequo Annachiara Ceraso e Gianluigi Esposito.