Passato dal Senato alla Camera dei Deputati, il testo del D.L. 63/2013 che ha recepito le direttive del Parlamento Europeo e del Consiglio europeo stabilendo opportune varianti alle normative sulla prestazione energetica nell’edilizia (tra cui l’innalzamento al 65% del bonus energetico) per rispondere alle procedure d’infrazione avviate dalla Commissione Europea, nonché prevedere altre disposizioni per la “coesione sociale” – disposizioni che nel passaggio del testo al Senato si sono ulteriormente ampliate -, ha ricevuto pare favorevole pure dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Parere favorevole, però, subordinato ad alcune richieste che le Regioni hanno posto al Governo, tra cui: o soppressione del comma 11 dell’art.6 relativo all’attestato di qualificazione energetica sempre finalizzato a semplificare l’applicazione della norma;
Testo Dl prestazione energetica in edilizia. OK, subordinato, dalle Regioni
Prevedere il rilascio dell’intesa con la Conferenza Unificata su tutti i provvedimentio accoglimento della proposta emendativa di cui all’art.6 comma 13 relativo alla norma transitoria che consente di passare dagli ACE (attestato di Certificazione Energetica) agli APE (attestato di Prestazione energetica);
o previsione della copertura dei costi necessari ad adempiere a quanto previsto in materia di trasferimento al GSE di dati afferenti a incentivi erogati sul territorio da Regioni e Enti Locali. Inoltre è stato espressamente richiesto di prevedere il rilascio dell’intesa da parte della Conferenza Unificata su tutti i provvedimenti attuativi del presente DL in quanto impattanti sulle politiche energetiche locali e sulle normative regionali in vigore e di meglio precisare la clausola di cedevolezza anche ai fini del rispetto della Condizionalità ex ante prevista nell’ambito dei regolamenti comunitari e vincolante per l’utilizzo dei fondi strutturali relativi all’obiettivo tematico 4 della nuova programmazione 2014-2020